Il favorito era Antonio Pennacchi con il suo ”Canale Mussolini”, ma la sarda Michela Murgia ha staccato tutti i suoi concorrenti della cinquina per il Campiello e ha vinto: 119 voti sui 300 della giuria del lettori. Seguono, appunto, Pennacchi con 73 voti, Carofiglio con 62, Lerner con 21 voti. La vincitrice del Premio Campiello Michela Murgia, non dedica il suo trionfo alla sua terra d’origine, la Sardegna, ma a Sakineh, la donna iraniana che tra poche ore potrebbe essere lapidata. La Murgia che ha vinto sulla cinquina finale, ha detto: ”Non dedico questo premio alla Sardegna perché la Sardegna è capace di sollevarsi da sola, ma lo dedico a Sakineh, la donna iraniana che rischia la lapidazione perché è una donna forte che sta lottando”.
La Murgia ha parlato brevemente con i giornalisti, fresca di premio, e non ha mancato di ironia: ”Cosa mi porterà il Campiello? Per ora solo un gran male ai piedi…”. ”Questo libro – ha detto ancora parlando del suo ”Accabadora” – esprime il mio sguardo precario sul mondo, è un doppio sguardo, sulle cose serie e su quelle divertenti. Forse è segno di schizofrenia o di eclettismo”.
fonte: take agenzia Agi del 4 settembre 2010
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