Emergenza rifiuti: il Pd chiede la modifica della legge

NAPOLI. Il Partito Democratico punta l’indice sulla mancata gestione dell’emergenza rifiuti da parte di Berlusconi e Caldoro. E lo fa con un’azione a tenaglia, in Parlamento ed in consiglio regionale. Mobilitati onorevoli, senatori e consiglieri a cui il centrosinistra affida la battaglia. Ma c’è un punto sul quale Vincenzo De Luca chiede di fare luce.
«I consorzi – dice De Luca – sono parte di questo grande imbroglio. Hanno nominato i commissari ma nessuno sta facendo niente. Si stanno solo scaricando sui Comuni i nuovi costi generati da queste strutture: sono atti di autentica delinquenza politica. E poi nessuno dice quali sono i costi effettivi del servizio. Ci sono assunzioni clientelari nei consorzi, così i Comuni hanno il diritto di non pagare. Questo è un meccanismo che ci porta al disastro».
De Luca chiede che si torni ad affidare ai municipi la gestione dei rifiuti: «C’è una partita debitoria nei confronti dei consorzi che va onorata dietro certificazione di quanto dovuto. Se non c’è questa certezza, non si paga. Poi c’è il patto di stabilità e, per non sforarlo, bisogna attivare delle linee di credito ai Comuni presso la Cassa depositi e prestiti, accendendo dei mutui». Nel lanciare un appello ai parlamentari, il sindaco di Salerno chiede di fare presto: «Tra due mesi ci troviamo un’altra volta in prima pagina sul New York Times con la monnezza nelle strade. Dietro le società provinciali non ci devono essere pastrocchi come ruberie, imbrogli o assunzioni clientelari. Vogliono esportare in Campania il metodo L’Aquila, noi siamo contro. Ma lo sapete che allo Stir di Battipaglia hanno fatto 30 assunzioni clientelari? E che a Napoli vogliono gestire tutto con una sola società: una soluzione ad alto potenziale criminogeno».
A presentare la proposta del Pd è Fulvio Bonavitacola: «Il decreto legge 195, convertito nella legge 26 del 2010, è pieno di contraddizioni, dalla proclamata fine dell’emergenza all’ideazione di una legislazione speciale per la Campania. Questo è solo un modo per addossare tutto sulle spalle dei Comuni. Chiediamo prerogative comunali nella gestione, potenziamento della differenziata, termovalorizzatori per bacini d’utenza, impianti di compostaggio e un piano discariche per la fase transitoria. Vediamo cosa ci risponderanno, visto che Bertolaso a luglio ci ha raccontato un bel po’ di balle…». (a.d.m.)
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pubblicato su “la Città” del 29 settembre 2010

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