L’ultimo allarme è di poche ore fa. Venerdì è esondato il fiume Garigliano e le acque sono arrivate in prossimità dell’area della ex centrale nucleare (foto) nel territorio di Sessa Aurunca (Caserta), già protagonista tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ‘80 di diversi incidenti che portarono alla chiusura preventiva dell’impianto (prima del referendum dell’87). «Siamo molto preoccupati dal fatto che la Sogin ha previsto proprio nell’area della ex centrale un deposito di materiali radioattivi che è stato burocraticamente definito temporaneo e che è attualmente in costruzione», dice Angelo Bonelli, presidente dei Verdi. «Abbiamo più volte chiesto di poter visitare l’impianto, permesso ripetutamente negato. Chiediamo che vengano immediatamente fatte verifiche sullo stato di sicurezza dei materiali radioattivi».
pubblicato su “la Città” del 20 marzo 2011
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