Questa mattina, con inizio alle 10.30, presso il liceo classico “Perito”, verrà presentato l’ultimo libro di Carmelo Conte “Il Sud al tempo degli italiani”. A moderare il dibattito al quale parteciperanno anche gli studenti del liceo cittadino ci sarà Angelo Di Marino, direttore de “la Città”. Conte nell’analizzare i 150 anni di storia dell’Unità d’Italia si sofferma in maniera particolare sulla “questione meridionale” con riverberi anche d’attualità con la cosiddetta “questione settentrionale” della Lega.
Le differenze tra Nord e Sud e soprattutto, la necessità di far nascere “un nuovo sudismo” che però “non scada nel localismo” ma che sappia coniugare “la coesione nazionale” con “l’esigenza della lotta politica”. S’intitola “Il Sud al tempo degli italiani” il libro dell’onorevole Carmelo Conte, presentato agli studenti del liceo classico “Enrico Perito”.
Del volume, che è un’analisi sul nostro Paese: dall’Unità a Berlusconi, ne hanno discusso con l’ex ministro, il professor Giuseppe Sorrentino, dirigente scolastico, la professoressa Mariarosaria Sgroia, docente di storia e filosofia ed il primario di cardiochirurgia Giuseppe Di Benedetto. A coordinare i lavori, il direttore de “la Città” di Salerno, Angelo Di Marino. Il libro che ha suscito notevole interesse e coinvolgimento da parte degli studenti, indaga sulle cause storiche, sociali, economiche del divario tra Nord e Sud.
Tanti i temi affrontati dai relatori. Conte, come metodologia nell’analisi degli ultimi 150 anni di storia, individua una scansione temporale in sei fasi: dalle diseguaglianze tra aree del Paese alla questione meridionale, alle considerazioni circa le ricadute sull’attualità – come il fenomeno della secessione chiesta dalla Lega – per arrivare inevitabilmente all’attuale crisi. Per Conte è necessario, come prospettiva, individuare una piattaforma mediterranea per rilanciare il ruolo del Sud in Europa.
Nel dibattito poi, sollecitato dagli alunni, l’ex ministro ha spiegato il significato del libro: “Fatta l’Italia andavano fatti gli italiani” ed ancora: “L’Unità d’Italia non c’è perché il Risorgimento non si è ancora compiuto e ci sarà quando verrà realizzata la libertà sostanziale garantita dalla Costituzione”. Conte infine lancia un monito: “Dobbiamo riconquistare l’Europa. La Germania sta conquistando l’Europa, cosa che non le era riuscito con due guerre mondiali”.
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