“Mettere in movimento storie, smontare i pregiudizi, andare oltre i luoghi comuni”. E’ questo, secondo le parole di Peppe Dell’Acqua, il compito affidato alla Collana “180” Archivio Critico della salute mentale (Alphabeta Verlag edizioni). L’opera, diretta dallo stesso Dell’Acqua, in collaborazione con Nico Pitrelli e Pier Aldo Rovatti, è stata presentata nel “salotto” comunale, in un incontro moderato dal direttore del quotidiano “la Città”, Angelo Di Marino. “Dall’avvio dei primi cambiamenti nelle grandi istituzioni manicomiali è trascorso ormai un lungo periodo – ha chiarito lo psichiatra Dell’Acqua – un tempo ormai storico che oggi pretende un attento lavoro di rivisitazione, sistematizzazione, riproposizione critica di temi, materiali e documenti che raccontino di quei cambiamenti e di quanto hanno prodotto e producono nell’attualità delle pratiche psichiatriche”. Tre i libri che arricchiscono, per ora, la raccolta nata a giugno del 2011: da “Marco Cavallo” che ripropone le cronache scritte da Giuliano Scabia a “C’era una volta la città dei matti”, tratto dallo sceneggiato originale Rai Fiction andato in onda su Rai1, fino a “Salute/Malattia. Le parole della medicina” di Franca Ongaro Basaglia. “Ci siamo ridotti al governo della miseria pur avendo conquistato uno dei migliori apparati legislativi con la 180 – ha chiarito il professor Giulio Corrivetti – l’unico mezzo per continuare a tutelare i diritti è informare i giovani di quale progresso sia stato quel provvedimento”.
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