Il ventennio che ha cambiato il volto dell’Italia in due volumi collettivi. Dalla stagione delle stragi di mafia ai rapporti tra politica e camorra approdano a Salerno due libri duri: “Novantadue” e “Il Casalese”. Presentazione congiunta mercoledì 14 novembre (ore 18) al Punto Einaudi.
Due antologie, due esperienze di scrittura collettiva, un unico filo conduttore: l’eterna, incompiuta, transizione italiana e i suoi frutti avvelenati. Se ne parlerà a Salerno mercoledì prossimo, 14 novembre, alle 18, presso il Punto Einaudi, in piazzetta Barracano (sul Corso Vittorio Emanuele). Riflettori accesi su “Novantadue – L’anno che cambiò l’Italia”, pubblicato dalla casa editrice Castelvecchi, e “Il Casalese – Ascesa e declino di un leader politico di Terra di lavoro”, edito per i tipi della casa editrice CentoAutori. Due libri “duri”, che passano al microscopio un ventennio in cui è cambiato tutto: dai meccanismi che regolano la rappresentanza politica al rapporto tra la politica stessa, l’economia e i poteri criminali. Con la Campania che, sotto quest’ultimo aspetto, è diventata una sorta di “laboratorio”, in cui sono stati sperimentati nuovi e più perversi intrecci, che hanno inquinato le falde stesse della vita civile e democratica. A parlare di questi due volumi collettanei (18 autori per “Novantadue”, 9 per “Il Casalese”), saranno l’ex sottosegretario al Bilancio Isaia Sales, saggista, studioso dei fenomeni criminali e docente del Suor Orsola Benincasa di Napoli, Marcello Ravveduto, storico, docente dell’Università di Salerno, presidente del Coordinamento nazionale Libero Grassi nonché curatore di “Novantadue”, Anna Bisogno, docente dell’Università Roma Tre, coautrice di “Novantadue”, Ciro Pellegrino, giornalista, che ha partecipato ad entrambe le antologie, e Massimiliano Amato, giornalista, corrispondente dalla Campania de l’Unità, autore del saggio “Affari di famiglia” all’interno de “Il Casalese”. L’incontro sarà moderato dal giornalista Angelo Di Marino, direttore del quotidiano salernitano la Città.

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