Immaginare lo sviluppo del futuro fronte del mare da Salerno a Pontecagnano, finanziato dalla Regione Campania lo scorso anno, con circa 70 milioni di euro. È questa la sfida che alcuni studenti, progettisti, architetti, ingegneri, agronomi e geologi hanno accettato partecipando alla settimana di workshop “Fluidcity” organizzata dall’Ordine degli architetti della provincia di Salerno, presieduto da Maria Gabriella Alfano, che ha animato l’ex tabacchificio Centola con convegni, mostre e proiezioni. Per una settimana il complesso recuperato dall’amministrazione comunale di Pontecagnano si è trasformato in un vero e proprio studio di giovani professionisti impegnati a dare forma alle più diverse soluzioni compatibili con quanto è stato immaginato per valorizzare la fascia costiera. Due le fasi che hanno caratterizzato il lavoro degli iscritti al workshop. Al mattino i sopralluoghi sui due lotti presi in esame, uno in località Magazzeno l’altro nella zona dell’ex villaggio “San Giuseppe”. «Si tratta – ha spiegato Matteo Di Cuonzo, del comitato scientifico di “Fluidcity” – di due chilometri di fascia dove, guidati da un “visiting professor”, che è cambiato ogni giorno, il gruppo di studio ha visitato la zona e svolto tutte le indagini e i rilievi del caso. Poi, nel pomeriggio, all’interno dell’ex tabacchificio, hanno elaborato quanto raccolto nel corso della giornata con l’obiettivo di presentare diverse soluzioni di sviluppo, non solo ambientale, ma anche economico per quella zona». Ma “Fluidcity” ha dato soprattutto l’occasione di approfondire tutti i temi legati allo sviluppo delle città e dei territori che viaggiano lungo la fascia costiera. Ogni sera è stato affrontato un tema diverso: mobilità, bioarchitettura, riciclo, orti urbani. Ma anche i temi economici e della comunicazione. Venerdì sera si è discusso di città digitale, di reti immateriali e nuove vie di comunicazione. Questo il tema del confronto, moderato dal direttore del quotidiano “la Città”, Angelo Di Marino. E anche di portualità. L’occasione per affrontare l’argomento è stata data dalla presenza del presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata, di quello del “Marina d’Arechi Port Village”, Agostino Gallozzi. Da Annunziata è arrivato un appello a tutti i professionisti «affinché si immagino soluzioni per rivitalizzare il porto». Servono progetti ma, ha spiegato «occorre anche uno snellimento delle procedure per accelerare i lavori. Di questo ne ho già parlato con il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Vincenzo De Luca. Bisogna velocizzare i tempi». Per Gallozzi invece, c’è anche la necessità di «organizzare la città affinché Salerno possa essere a tutti gli effetti una città portuale». Al dibattito hanno partecipato anche Simone Cola, del Consiglio nazionale degli Architetti, Francesco Colace, docente dell’università di Salerno, Antonio Masturzo, segretario dell’Ordine degli Ingegneri di Salerno e Sandro Raffone, dell’università di Napoli.
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