Napoli caparbio e mai arrendevole quello di domenica al Bentegodi. Ci prova, ci riprova, insiste e alla fine vince, sfruttando cosi anche i pareggi di Fiorentina e Roma che lo portano al secondo posto, in coabitazione proprio con i viola. Ci pensa prima Insigne a zittire i tifosi gialloblu, cori beceri inclusi, e poi Higuain, che conferma il suo momento al top e chiude la partita. Gli azzurri con gli scaligeri concludono, superandolo a pieni voti, il “ciclo terribile” con le piccole che durava da cinque giornate; contro Chievo, Palermo, Genoa, Udinese e Verona sono stati conquistati 13 punti su 15 (due persi nella gara di Marassi). I gol fatti sono stati sei, mentre nemmeno uno è stato subito; quello che era da sempre un tabù per questa squadra ora non sembra essere più in problema. Ma adesso si fanno di nuovo sotto gli scontri di alta classifica; e che scontri. Dopo la partita di giovedì in Europa League contro il Club Brugge, il Napoli se la vedrà con l’Inter lunedì sera, mentre dopo due settimane, sempre al San Paolo, affronterà la Roma.

Il posticipo contro i nerazzurri vedrà affrontarsi due squadre opposte, due filosofie di gioco agli antipodi. Da un lato la tanto elogiata squadra di Maurizio Sarri, con il suo calcio sempre propositivo e spettacolare. Dall’altro i compatti e fisici uomini di Roberto Mancini che, grazie a un gioco tipicamente “all’italiana” e ad una difesa registrata che non subisce mai reti (solo sette finora), ha conquistato la testa della classifica. Non calcio champagne insomma, anzi per alcuni una squadra da “minimo indispensabile”. Sono state tante infatti le partite vinte per uno a zero (sette) mentre solo due volte sono stati segnati più di due gol nello stesso match (per un totale di 16 i gol fatti, contro i 24 del Napoli); ma chi dice che questo sia un demerito? La storia insegna che i campionati si vincono anche così.

Il Napoli  però non è da meno dal punto di vista dei gol subiti; perche se l’attacco ancora una volta è particolarmente prolifico, il vero passo in avanti di quest’anno è stato della fase difensiva. Dopo l’Inter infatti vengono proprio i ragazzi di mister Sarri che registrano solo otto gol al passivo. Nonostante il gol subito in meno, i nerazzurri però dimostrano di avere una difesa più perforabile dato che Handanovic è dovuto intervenire ben 46 volte, mettendo a segno 23 parate decisive. Meno lavoro per il suo collega Reina che, invece, ha compiuto 22 interventi fino ad oggi, di cui otto decisivi (dati fonte: Lega Serie A).

Ultimo dato circa il collettivo: anche fisicamente gli azzurri hanno dimostrato fino alla 13ma giornata di essere superiori all’Inter; sempre secondo dati forniti dal sito ufficiale della serie A, il Napoli è la prima squadra per km percorsi: ben 108.381. I nerazzurri figurano invece al 13° posto di questa particolare classifica, con 99.766 km. Particolarmente spiccate sono anche le individualità tra le fila partenopee; soprattutto nei giocatori di Higuain e Insigne. Il primo è capocannoniere della serie A con dieci gol segnati; il Magnifico è invece primo per numero di assist. Anche come rubapalloni gli azzurri sono messi bene; tra le prime 15 posizioni, la squadra di Sarri è presente ben 4 volte grazie ad Allan, Jorginho, Hysaj e Koulibaly.

Al di là dei numeri, che sono importanti ma non sono tutto, entrambe le squadre meritano le posizioni che occupano. Le due diverse filosofie finora sono state vincenti ma sarà il campo alla fine a dire chi avrà ragione, se la compattezza e concretezza dei nerazzurri oppure il calcio sfavillante degli uomini di Sarri. Che lo spettacolo inizi!
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