Una volta la chiamavamo “sindrome del capitone”. Affliggeva anche il grande Napoli di Maradona che, puntualmente, alla Befana o giù di lì le prendeva senza appello. Una partita sola magari, giusto quella dopo le feste di Natale. Ma quanto bastava per creare un tabù. L’ennesimo sfatato dal Napoli di Sarri che con concretezza e fame di punti batte il Torino e mantiene inalterate le distanze dall’Inter. Tabù e ricordi a parte, il successo sul Torino porta a cinque gli anni consecutivi in cui il Napoli vince alla ripresa dopo la sosta natalizia.
La partita
Le perplessità del tecnico azzurro e le sue preoccupazioni sulla durata eccessiva delle ferie natalizie non erano evidentemente campate in aria. Gli azzurri non hanno il solito smalto e la squadra appare appannata sul piano atletico rispetto al recente passato. Gli azzurri, comunque, sfruttano fino in fondo la vena di Insigne ed Hamsik, i due migliori interpreti del gioco voluto dal tecnico. I loro gol, messi a segno nel primo tempo, regalano ai padroni di casa una vittoria importantissima sopratutto sul piano morale, perchè mantiene il Napoli al secondo posto in classifica, assieme alla Fiorentina, ad una sola lunghezza dalla capolista Inter.
Primo tempo
La partita si mette bene per gli azzurri già al 15′ quando la squadra di Sarri passa in vantaggio con una magia di Insigne che supera Padelli con uno splendido pallonetto. Il Torino, che aveva impostato la gara sulla difesa e sulle ripartenze a sorpresa, è costretto a modificare subito la gestione tattica della gara. La squadra di Ventura, pur facendosi più spregiudicata, riesce a creare poco e si avvicina al gol soltanto con un colpo di testa di Quagliarella respinto da Reina. Sul fronte opposto, invece, gli azzurri hanno difficoltà a concretizzare, nonostante la buona vena di Higuain ed il supporto di Insigne, sempre qualitativamente e quantitativamente consistente. Il Napoli è sempre padrone del campo, ma i granata trovano un po’ inaspettatamente il pareggio grazie ad un rigore provocato da un intervento intempestivo di Ghoulam su Peres. I partenopei, però, riprendono in mano la gara dopo qualche minuto con una conclusione di Hamsik, servito da un lancio illuminante di Insigne, che consente allo slovacco di festeggiare nel modo migliore la sua trecentesima partita in serie A.
Secondo tempo
Nella ripresa il gioco delle due squadre subisce una involuzione notevole. Il Torino è più propositivo, ma non riesce a concretizzare mai sotto porta dove la difesa del Napoli non corre grandi rischi. Anche gli attacchi degli azzurri, però, non hanno il solito piglio e spesso le giocate che dovrebbero lanciare Higuain risultano intempesive o fuori misura. L’importante, comunque, è per gli azzurri portare a casa i tre punti ed alla fine, in un modo o in un altro, la missione è compiuta. Il bel gioco in qualche caso può essere un dettaglio ininfluente.
Sarri: «Gran primo tempo, poi calo. L’espulsione? Sono sempre educato…»
«Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo e potevamo chiuderlo con un vantaggio maggiore, poi nella ripresa c’è stato un calo fisico». Commenta così la partita il tecnico del Napoli Maurizio Sarri, ricordando che sulla ripresa non brillante del Napoli hanno influito «i carichi di lavoro fisico che abbiamo fatto in questi giorni di sosta». L’allenatore toscano ha anche commentato la sua espulsione: «Ho chiesto all’arbitro – ha spiegato – le motivazioni dell’espulsione e mi ha detto che ero uscito dall’area tecnica. L’ho fatto ma con educazione, però lui ha visto così e ha pensato che per gestire meglio la gara fosse giusto espellere i due allenatori». Sul gol di Insigne e sul suo possibile rientro in nazionale in vista degli Europei, Sarri ha spiegato: «Se merita la Nazionale lo deciderà Conte e io non interferirò mai sulle scelte del ct. Io sono contento di quello che sta facendo con noi, ha fatto un grandissimo gol e ci sta dando una grandissima mano». Ultimo passaggio di Sarri sul mercato: «Per me il mercato può anche rimanere chiuso. Se potessi lo farei durare tre giorni, mi annoia ma se ne parla tanto perché è facile parlarne. Più difficile è parlare di calcio. Io devo solo allenare quelli che ho, poi se ne arriveranno di nuovi allenerò anche quelli nuovi».
Ventura espulso e arrabbiato
Il tecnico del Torino Ventura ha chiuso la partita arrabbiato, spiega, «perché non si può prendere un gol come il secondo che abbiamo subito, con la squadra schierata. Il risultato positivo era alla nostra portata». Il tecnico granata ha sottolineato che «il Torino ha avuto anche la possibilità di pareggiare e nel complesso abbiamo ricominciato a tentare di essere squadra, spero sia la base su cui lavorare nelle prossime partite». Anche Ventura ha spiegato la sua espulsione: «Ho dato – ha detto – una botta sul tetto della panchina per un lancio che non doveva essere fatto e ho detto basta lanci, mi hanno detto che è un gesto paragonabile ad un calcio alla bottiglietta. Sono rimasto un po’ sorpreso, ma se questo è il regolamento lo capisco. Dovrò stare più attento, chiedo scusa». Ultimo passaggio su Maksimovic: «Non parlo di mercato – ha spiegato – posso dire solo che oggi ha giocato con la Primavera e tornerà presto in campo».
NAPOLI-TORINO 2-1 (2-1)
Napoli (4-3-3): Reina 6.5, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6.5, Ghoulam 5, Lopez 6 (28′ st Allan sv), Valdifiori 6, Hamsik 7 (43′ st Chalobah sv), Callejon 6.5, Higuain 6.5, Insigne 7.5 (22′ st Mertens 6). (22 Gabriel, 1 Rafael, 11 Maggio, 21 Chiriches, 96 Luperto, 3 Strinic, 20 Dezi, 77 El Kaddouri, 23 Gabbiadini). All.: Sarri 6.5.
Torino: (3-5-2): Padelli 5, Bovo 5.5, Glik 6, Moretti 6, Peres 6.5 (28′ st Zappacosta sv), Acquah 6 (36′ st Benassi sv), Vives 6, Baselli 6, Molinaro 6, Quagliarella 6.5, Belotti 5.5 (21′ st Maxi Lopez 6). (28 Ichazo, 13 Castellazzi, 18 Jansson, 44 Pryyma, 21 Silva, 23 Prcic, 14 Gazzi, 17 Martinez).: All.: Ventura 6.
Arbitro: Di Bello di Brindisi 5.5.
Reti: nel pt, 15′ Insigne, 32′ Quagliarella (rig), 40′ Hamsik.
Note: spettatori 35mila. Angoli 6 a 4 per il Napoli. Recupero: 0′ pt e 5′ st. Allontanati dal campo i tecnici Sarri e Ventura (33′ st) per proteste. Ammoniti: Acquah, Higuain, Baselli, Glik e Bovo per gioco scorretto; Albiol per proteste.
LA SITUAZIONE
Risultati (XVIII giornata, 6/1, ore 15): Chievo-Roma 3-3; Empoli-Inter 0-1 (giocata ore 18); Genoa-Sampdoria 2-3 (giocata 5/1, ore 20.45); Juventus-Verona 3-0; Lazio-Carpi 0-0; Milan-Bologna 0-1; Napoli-Torino 2-1 (giocata ore 20.45); Palermo-Fiorentina 1-3; Sassuolo-Frosinone 2-2; Udinese-Atalanta 2-1 (giocata ore 12.30).
Classifica: Inter 39 punti; Napoli, Fiorentina 38; Juventus 36; Roma 33; Milan, Sassuolo* 28; Empoli 27; Lazio, Atalanta, Udinese 24; Sampdoria, Chievo 23; Bologna, Torino* 22; Palermo 18; Genoa 16; Frosinone 15; Carpi 11; Verona 8. (* una partita da recuperare)
Classifica marcatori: 16 reti Higuain (Napoli). 11 reti: Eder (3 rigori-Sampdoria). 10 reti: Kalinic (Fiorentina). 9 reti: Ilicic (5-Fiorentina); Dybala (1-Juventus). 8 reti: Insigne (Napoli); Icardi (Inter); Bacca (Milan). 7 reti: Maccarone (Empoli); Paloschi (Chievo); Pavoletti (Genoa); Pjanic (1-Roma). 6 reti: Soriano (Sampdoria); Dionisi (Frosinone); Mandzukic (Juventus); Gervinho (Roma); Thereau (Udinese). 5 reti: Gomez (Atalanta); Destro (1-Bologna); Saponara (Empoli); Salah (Roma); Gilardino (Palermo); Quagliarella (1-Torino).
post aggiornato alle ore 0.39 del 7 gennaio 2016
(fonti: take Ansa, sito ufficiale Ssc Napoli, sito ufficiale Serie A Tim)
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