Dopo che è stato detto tutto e il contrario di tutto, è il giudice Tosel a porre (forse) la parola fine alla lite, scoppiata in occasione della partita di coppa Italia con l’Inter, tra Sarri e Mancini. Per il primo non è stata riconosciuta l’accusa di espressioni omofobe ma solo quella dei pesanti insulti, cosicchè la decisione del giudice sportivo è stata quella della squalifica per due turni di coppa Italia e un’ammenda di 20mila euro. Per il tecnico jesino dei nerazzurri invece una multa di 5mila euro per atteggiamento intimidatorio nei confronti del collega.
Saranno dunque destinate a finire le polemiche scoppiate appena dopo il fattaccio? Si spera. L’impatto mediatico è stato forte; il polverone alzato da Mancini enorme. Non sono bastate secondo alcuni le scuse sia pubbliche che private di Maurizio Sarri nei confronti del Mancio. E mentre continuavano gli attacchi ai danni dell’allenatore di Bagnoli, come quello secondo cui personaggi come lui andrebbero allontanati dal calcio, la società ha atteso in silenzio l’evolversi della situazione. Un silenzio che forse alla lunga ha rappresentato una strategia intelligente, ma che immediatamente dopo l’accaduto è sembrato “assordante” in quanto nei momenti difficili e delicati una presa di posizione chiara da parte del club è necessaria. Scuse accettate, alla fine, dall’allenatore interista. La comunicazione attraverso una nota ufficiale del club nerazzurro.
Tutto questo ha ovviamente messo in secondo piano ciò che è successo sul campo. A proposito di campo, questo week end riserva una partita non facile a Higuain e compagni. A Genova infatti, sponda Sampdoria, il match si preannuncia particolarmente ostico. Dall’arrivo di Montella, escludendo le primissime giornate, la squadra blucerchiata va via via assumendo sempre di più una fisionomia e un’idea di gioco precise. Complice anche l’ultimo stop contro il Carpi che ha fatto particolarmente arrabbiare il tecnico di Pomigliano d’Arco, le motivazioni agli avversari non mancheranno.
Non finirò MAI di ringraziare Bergamo e tutti i suoi tifosi. Un grazie speciale a Mister Reja, un maestro di vita. pic.twitter.com/VlDXdfTAko
— Alberto Grassi (@albertograssi95) 22 Gennaio 2016
Argomento mercato. In una sessione finora poco accesa sia per il Napoli che per le altre di serie A, si continua comunque a lavorare. Pare ormai ad un passo l’arrivo del giovane talento Alberto Grassi dall’Atalanta (il centrocampista è ai saluti come dimostra il suo profilo Twitter: «Non finirò mai di ringraziare Bergamo e tutti i suoi tifosi. Un grazie speciale a mister Reja, un maestro di vita»), mentre per la difesa si lavora particolarmente per Barba dell’Empoli che sarebbe felice di riabbracciare Maurizio Sarri. Intanto, sul fronte uscite, continuano a fioccare le richieste dall’estero per Manolo Gabbiadini.
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LA SITUAZIONE
Risultati (XXI giornata, 24/1, ore 15): Empoli-Milan 2-2 (giocata sabato 23/1, ore 20.45); Fiorentina-Torino 2-0 (giocata ore 12.30); Frosinone-Atalanta 0-0 (giocata sabato 23/1, ore 18); Verona-Genoa 1-1; Inter-Carpi 1-1; Juventus-Roma 1-0 (giocata ore 20.45); Lazio-Chievo 4-1; Palermo-Udinese 4-1; Sampdoria-Napoli 2-4; Sassuolo-Bologna 0-2.
Classifica: Napoli 47 punti; Juventus 45; Inter, Fiorentina 41; Roma 35; Milan 33; Empoli, Sassuolo 32; Lazio 31; Chievo 27; Atalanta, Bologna, Torino 26; Palermo, Udinese 24; Genoa, Sampdoria 23; Carpi 18; Frosinone 16; Verona 10. (* una partita in meno)
Classifica marcatori: 21 reti Higuain (1 rigore-Napoli). 12 reti: Dybala (2 rigori-Juventus); Eder (3 rigori-Sampdoria). 10 reti: Bacca (Milan); Kalinic (Fiorentina); Ilicic (5-Fiorentina); Pavoletti (Genoa). 9 reti: Insigne (1-Napoli); Maccarone (Empoli). 8 reti: Icardi (Inter); Paloschi (Chievo). 7 reti: Thereau (Udinese); Pjanic (1-Roma). 6 reti: Soriano (Sampdoria); Candreva (2-Lazio); Destro (1-Bologna); Dionisi (Frosinone); Mandzukic (Juventus); Gervinho (Roma). 5 reti: Gomez (Atalanta); Giaccherini (Bologna); Saponara (Empoli); Felipe Anderson (Lazio); Bonaventura (Milan); Hamsik (1-Napoli); Gilardino (Palermo); Salah (Roma); Quagliarella (1-Torino).
(Post aggiornato alle 22.57 del 24 gennaio 2016)
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