Il grande giorno è arrivato. L’attesa è spasmodica, l’ansia tanta. Come se si trattasse della prima volta di qualcosa. Be’ in fondo un poco lo è per questi giocatori, così come per i tifosi azzurri più giovani. Si tratta infatti della prima volta in cui veramente, dopo 25 anni, si assapora una sfida dal gusto così intenso di scudetto. Mai nelle sfide degli ultimi anni, tanto contro la Juve quanto contro altre squadre, si poteva parlare di partita per il titolo. Certo, rimane il fatto che quello di oggi non sia un match decisivo dato che alla fine dei novanta minuti saranno ancora 39 i punti da assegnare fino alla fine del campionato. Intanto però, per quanto i due allenatori lo possano negare, la pressione sui 22 più cinque che scenderanno in campo, considerando la cinquina arbitrale, si sente. Le pagine dei giornali sportivi di questi giorni sono un brulicare di dati sulle due squadre al vertice della serie A, con tanto di confronti su reparti e giocatori simbolo. Le televisioni invece, dal canto loro, ripropongono a raffica filmati delle antiche sfide tra le due eterne rivali. Pressione mediatica, oltre che delle due piazze.
DOSSIER Tutti i nostri articoli su Juve-Napoli
Ma intanto Sarri, ridimensionando il tutto, fa sapere da Castel Volturno che si tratta di “una vigilia normale per una gara importante, ma a tre mesi dalla fine del campionato. Non ho visto tensioni particolari, ho visto la solita intensità della squadra”. Il tecnico poi cerca di nascondere l’emozione: ”Io non provo nulla, penso solo alla partita. Non ritengo questa gara quella più importante; se non avessi fatto le 500 precedenti non sarei qui. Voi credete che l’aspetto mediatico determini l’importanza, per me era importante anche Sangiovannese-Grosseto per determinare la C2″. Infine una promessa: “Noi giocheremo il nostro calcio, l’esperienza ci dice che quando smettiamo di giocare siamo più vulnerabili. Magari non ci riusciremo, staremo 70 minuti nella nostra area, ma non per scelta. Anche per 30 secondi alzeremo la testa con orgoglio e faremo il nostro calcio”.
E mentre in casa Napoli la formazione è pressocchè fatta, cioè quella composta dagli 11 titolarissimi, dalle parti di Vinovo qualche nodo da sciogliere ancora c’è. Il 4-4-2 rimane favorito sul 3-5-2 per cui la linea difensiva dovrebbe essere composta da Barzagli e Bonucci con Lichtsteiner ed Evra sulle fasce. Centrocampo fisico con Cuadrado, Marchisio, Sturaro e Pogba mentre la coppia d’attacco sarà Dybala-Morata, quest’ ultimo in vantaggio su Zaza.
Intanto i tifosi azzurri, a cui è stata vietata la trasferta, hanno deciso di dare il loro sostegno, quasi una benedizione, prima della partenza della squadra da Capodichino tra cori e striscioni “per scrivere la storia”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Programma (XXV giornata, 14/2, ore 15): Carpi-Roma 1-3 (giocata 12/2, ore 20.45); Chievo-Sassuolo 1-1 (giocata 13/2, ore 18); Empoli-Frosinone 1-2 (giocata 13/2, ore 15); Fiorentina-Inter (ore 20.45); Juventus-Napoli (13/2, ore 20.45); Lazio-Verona 5-2 (giocata 11/2, ore 20.45); Milan-Genoa; Palermo-Torino; Sampdoria-Atalanta; Udinese-Bologna.
Classifica: Napoli 56 punti; Juventus 54; Roma* 47; Fiorentina 46; Inter 45; Milan 40; Lazio* 36; Sassuolo* 35; Empoli* 34; Chievo* 31; Bologna 30; Atalanta, Torino 28; Udinese 27; Palermo 26; Genoa 25; Sampdoria 24; Frosinone* 22; Carpi* 19; Verona* 15. (* una partita in più)
Classifica marcatori: 24 reti Higuain (2 rigori-Napoli). 13 reti: Dybala (2 rigori-Juventus). 12 reti: Bacca (Milan); Eder (3 rigori-Sampdoria/Inter). 10 reti: Kalinic (Fiorentina); Ilicic (5-Fiorentina); Insigne (1-Napoli); Icardi (Inter); Maccarone (Empoli); Pavoletti (Genoa). 8 reti: Pjanic (1-Roma); Paloschi (Chievo). 7 reti: Destro (2-Bologna); D. Ciofani (2-Frosinone); Candreva (3-Lazio); Dionisi (Frosinone); Salah (Roma); Soriano (Sampdoria); Thereau (Udinese). 6 reti: Felipe Anderson (Lazio); Giaccherini (Bologna); Mandzukic (Juventus); Muriel (Sampdoria); Gilardino (Palermo); Gervinho (Roma); Belotti (Torino). 5 reti: Gomez (Atalanta); Saponara (Empoli); Florenzi (Roma); Pogba (1-Juventus); Bonaventura (Milan); Niang (1-Milan); Hamsik (1-Napoli); Quagliarella (1-Torino); D. Zapata (Udinese).
Condividi questo articolo
Segui
Be the first to comment on "JUVE-NAPOLI Ci siamo: novanta minuti per entrare nella storia"