Dopo la prima mezz’ora quasi perfetta ci si poteva attendere una goleada, invece è servita un’altra ora di sofferenza al Napoli per stendere (2-1) il Milan conquistando tre punti pesanti per la corsa alla Champions League e per continuare a mettere pressione alla Juventus. Grazie alle prodezze di Insigne e Callejon, assistiti alla perfezione da Mertens, la squadra di Sarri infila il decimo risultato utile consecutivo, mentre quella di Montella (5 punti nelle ultime 5 gare) torna con i piedi per terra dopo un mese di euforia fra Supercoppa italiana e partite rimontate: questa volta è condannata da troppi errori (soprattutto in difesa) e incapace di ribaltare il risultato dopo il gol di Kucka. Questo successo è l’epilogo di una settimana perfetta per il Napoli, che sfrutta l’effetto Maradona ed sempre più in fiducia verso la sfida di Champions contro il Real Madrid.
La partita
Il Milan era l’ostacolo più complicato del mese e Sarri lo ha superato grazie soprattutto a un avvio devastante, in cui la sua squadra ha dominato il gioco, per la gioia dei numerosi tifosi azzurri in un San Siro pieno ma non del tutto. Per sognare oltre l’Europa League, Montella chiedeva ai suoi di uscire dalla zona di comfort e invece il Milan si infila subito in una posizione piuttosto scomoda, senza idee a centrocampo (Sosa non funziona in regia) e in balia degli azzurri.
Primo tempo
In tre passaggi i giocatori di Sarri riescono a entrare nell’area avversaria: dopo neanche 3′ ci potrebbe stare un rigore per il Napoli, ma Rocchi sottovaluta un intervento in area di Paletta su Mertens (ammonito poi con una certa severità al 13′ per simulazione) e al 6′ il belga inventa un grande assist per Insigne, che brilla sotto gli occhi del ct Ventura e fa passare una serata da brividi a Donnarumma. Il giovane portiere rossonero è incerto sul primo gol e fa ancora peggio sul secondo, al 9′, quando Callejon (sempre servito da Mertens) lo batte sotto le gambe sul primo palo. Donnarumma, però, poi si riscatta, disinnescando in uscita Callejon (14′) e ipnotizzando Mertens (28′), solo davanti alla porta per uno dei tanti errori di Paletta e Gomez. Bisogna aspettare il 35′ per vedere la prima azione pericolosa del Milan (un colpo di testa di Gomez) e al 37′ riapre la partita un grave pasticcio del Napoli (palla persa da Jorginho e Tonelli sulla trequarti), di cui approfitta Kucka segnando il suo secondo gol in campionato. Prima dell’intervallo la corsa di Bacca verso il pareggio si ferma al limite dell’area per una spallata di Tonelli (a Montella non basta l’ammonizione e si infuria).
Secondo tempo
Al 2′ della ripresa solo la traversa nega la gioia a Pasalic. Si accende finalmente Bonaventura e la difesa di Sarri va un po’ in affanno, soprattutto per le incertezze di Tonelli. Ma il Napoli è squadra ben diversa da Crotone e Torino, questa volta al Milan non basta alzare il ritmo per rimontare. Al 14′ Insigne per poco manca un clamoroso gol da metà campo e al 25′ Mertens viene neutralizzato da una gran parata di Donnarumma. Questa volta non funzionano neanche i cambi: l’ingresso di Bertolacci si nota solo per le scintille con Bonaventura, quelli di Lapadula e Niang serve solo a tenere in apprensione il Napoli. Nell’arrembaggio finale il rossonero più pericoloso è Donnarumma con un colpo di testa sventato da Reina.
Sarri: «Ora il Napoli sa anche soffrire». «Per la prima volta da quando sono a Napoli ho visto una squadra capace di soffrire e sono molto contento. Ho visto la cazzimma. Abbiamo fatto un salto anche dal punto di vista della mentalità». Maurizio Sarri si gode la vittoria sul Milan e il secondo posto a pari merito con la Roma anche se solo per una notte. La sua squadra ha travolto il
Milan nella prima mezzora, poi è riuscito, stringendo i denti, a limitare la reazione dei rossoneri. Una vittoria che per Sarri vale più dei tre punti: «Sapevamo sarebbe stata una partita difficilissima. Ci fa piacere aver trovato il successo con sofferenza. Non è stata una nostra caratteristica ultimamente ma contro il Milan abbiamo dimostrato di averla. Ho visto lo spirito giusto». Nella ripresa i rossoneri hanno sfiorato più volte il pari grazie a degli errori che Sarri non vuole più vedere: «Non abbiamo chiuso la partita. Abbiamo commesso gli errori di sempre, non approfittando del momento di difficoltà dell’avversario con il ko decisivo». Il Napoli vincendo chiude una settimana perfetta, impreziosita dalla visita di Maradona. «Eravamo negli ultimi minuti dell’allenamento – racconta Sarri – e vederlo è sempre emozionante. È il simbolo di una città. Incontrarlo mi ha commosso».
Montella: «Giocato alla pari con vice campioni d’Italia». Il Napoli si è messo in mostra, nella prima mezzora, in tutta la sua qualità di gioco. E ha impressionato anche l’amministratore delegato del Milan Galliani che si è complimentato con Sarri dopo la partita. Ma la squadra di Montella ha reagito cercando un punto che non sarebbe stato ingiusto, lottando – come racconta il dirigente rossonero – come un pugile. «Anche quando è sull’orlo del ko, il Milan si riprende come Rocky Balboa. È stata una bellissima partita, a due facce. Un Napoli travolgente all’inizio e poi un buonissimo Milan che meritava ampiamente il pareggio. Credo che il gap dalle big stia molto diminuendo». Anche Montella vede il bicchiere mezzo pieno: «Avevamo iniziato cercando di comandare il gioco – dice l’allenatore rossonero – ma la rapidità e la qualità del Napoli ci ha punito in contropiede. Lo svantaggio ci ha un po’ scombussolato, poi abbiamo subito il secondo gol e non abbiamo perso la testa anche se siamo andati vicini a subire il lo 0-3. È stata giocata una partita alla pari, sono contento. I ragazzi sono usciti dalla zona comfort, ha giocato una grande gara contro i vice campioni d’Italia».
MILAN-NAPOLI 1-2 (1-2)
Milan (4-3-3): Donnarumma 6.5, Abate 6, Gomez 4.5, Paletta 5.5, Calabria 5, Kucka 6.5, Sosa 5 (29’st Bertolacci 5), Pasalic 6 (41’st Niang sv), Suso 5.5, Bacca 5 (29’st Lapadula sv), Bonaventura 6. (30 Storari, 35 Plizzari, 4 Ely, 17 Zapata, 21 Vangioni, 31 Antonelli, 10 Honda, 16 Poli, 63 Cutrone). All.: Montella 5.
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 5.5, Albiol 6.5, Tonelli 5, Strinic 6.5, Allan 6.5 (41’st Rog sv), Jorginho 5 (16’st Diawara 5.5), Hamsik 6.5 (29’st Zielinski 5.5), Callejon 6.5, Mertens 7, Insigne 7.5. (1 Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 95 Lasicki, 4 Giaccherini, 23 Gabbiadini, 32 Pavoletti). All.: Sarri 7.
Arbitro: Rocchi di Firenze 5.
Reti: nel pt 6′ Insigne, 9′ Callejon, 37′ Kucka.
Note: spettatori 54.257 per un incasso di 1.719.785,39 euro. Angoli: 7-1 per il Milan. Recupero: 1′ pt e 5′ st. Ammoniti: Calabria, Sosa, Strinic, Tonelli, Gomez per gioco falloso; Mertens, Bacca, Callejon per comportamento non regolamentare.
LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (XXI giornata, 22/1, ore 15): Atalanta-Sampdoria 1-0; Bologna-Torino 2-0; Chievo-Fiorentina 0-3 (giocata 21/1); Empoli-Udinese 1-0; Genoa-Crotone 2-2; Juventus-Lazio 2-0; Milan-Napoli 1-2 (giocata 21/1); Palermo-Inter 0-1; Pescara-Sassuolo 1-3; Roma – Cagliari 1-0.
Classifica: Juventus 48 punti; Roma 47; Napoli 44; Lazio 40; Inter 39; Milan 37; Atalanta 35; Fiorentina 33; Torino 30; Bologna e Cagliari 26; Udinese e Chievo 25; Sampdoria, Sassuolo e Genoa 24; Empoli 21; Crotone e Palermo 9; Pescara 9.
Prossimo turno (XXII giornata, 29/1, ore 15): Cagliari-Bologna; Crotone-Empoli; Fiorentina-Genoa; Inter-Pescara (28/1, ore 20.45); Lazio-Chievo (28/1, ore 18); Napoli-Palermo (ore 20.45); Sampdoria-Roma; Sassuolo-Juventus; Torino-Atalanta (ore 12.30); Udinese-Milan.
Classifica marcatori
15 reti: Icardi (1 rigore-Inter). 14 reti: Higuain (Juventus); Dzeko (Roma); Belotti (1-Torino). 12 reti: Mertens (1-Napoli). 11 reti: Immobile (3-Lazio). 9 reti: Borriello (Cagliari); Kalinic (1) e Bernardeschi (2-Fiorentina); Simeone (Genoa); Iago Falque (2-Torino). 8 reti: Bacca (2-Milan); Callejon (Napoli); Thereau (Udinese). 7 reti: Perisic (Inter); Nestorovski (Palermo). 6 reti: A. Gomez (1) e Kessiè (2-Atalanta); Hamsik e Insigne (Napoli); Perotti (6-Roma); Muriel (1-Sampdoria); Defrel e Matri (Sassuolo). 5 reti: Kurtic (Atalanta); Dzemaili (Bologna); Pellissier (1-Chievo); Falcinelli (Crotone); Dybala (2) e Pjanic (Juventus); Keita (Lazio); Ljajic (1) e Benassi (Torino); Schick (Sampdoria); D. Zapata (1-Udinese). 4 reti: Petagna (Atalanta); Destro e Verdi (Bologna); Sau (Cagliari); Birsa (Chievo); e Mchedlidze (Empoli); Babacar (1-Fiorentina); Mandzukic (Juventus); Lapadula e Suso (1-Milan); Milik (Napoli); Caprari (1-Pescara); Nainggolan (Roma); Quaison (Palermo); Quagliarella (1-Sampdoria); Pellegrini (1-Sassuolo); Baselli (Torino); Fofana (Udinese).
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