«Il Napoli ce la può fare, credo allo scudetto, credo nei napoletani e in questa squadra». Diego Armando Maradona rilancia le ambizioni del Napoli nell’eterno inseguimento alla Juventus. Un testa a testa che ai suoi tempi era una sfida con “Le Roi” Platini, nella lotta tra numeri 10 che ha caratterizzato gli anni ’80, e che oggi invece mette di fronte due collettivi con qualche dualismo tipo Mertens-Higuain, Insigne-Dybala, Sarri-Allegri. Una rivalità che esaltò Diego e che appassiona i tifosi del Napoli ancora di più oggi, negli anni dell’Italia degli estremismi che ha acuito la rivalità Nord-Sud anche fuori dai campi di calcio.
Maradona non è mai stato tipo da arrendersi e da Basilea, dove ha partecipato a un evento organizzato da Hublot in collaborazione con la Fifa, ha spinto gli azzurri a credere nella lotta scudetto fino alla fine: «Questo Napoli a volte mi ricorda il mio Napoli», ha detto Diego, come a sottolineare che questo Napoli, come il suo, ha il dovere di provare a vincere. Una spinta forte da parte di Maradona, che lo scorso anno piombò a Castel Volturno per abbracciare una squadra che è rimasta praticamente identica a quella di allora e che rimase molto colpita dall’incontro con il Pibe de Oro.
E allora non mollare è la parola d’ordine nel centro tecnico azzurro dove oggi Maurizio Sarri ha fatto svolgere una doppia seduta di allenamento a quelli che sono rimasti esclusi dalle nazionali. Fra questi Allan che, ripensando al Napoli di Maradona, viene da molti paragonato ad Alemao: «Abbiamo fatto un ottimo campionato, ora siamo tornati a meno due dalla Juventus e dobbiamo lavorare al meglio per fare l’ultima parte della stagione alla grande», ha detto il brasiliano che si è iscritto al partito dei «rivoluzionari» del calcio italiano in maglia azzurra: «Se Sarri andrà fino al Palazzo a prendere il potere – ha sottolineato – noi dobbiamo andargli dietro. Speriamo di avere sempre i tifosi con noi a sostenerci. Io non ho mai avuto paura in vita mia».
Nel mirino c’è lo scontro diretto a Torino, ma Allan invita a non distrarsi: «Potrebbe essere la partita decisiva – dice – ma conta tanto anche la gara contro il Sassuolo. Non pensiamo adesso alla partita con la Juventus, arriverà più in là. Fa bene Sarri a mantenere la nostra concentrazione alta». Allan ha da poco firmato fino al 2021 e sarà a lungo il lottatore del centrocampo azzurro: «Un contratto – dice Allan – molto importante per me e per la mia famiglia. Stiamo bene a Napoli e la società è felice del mio lavoro, quindi è stata una scelta condivisa, ormai anche i miei figli hanno imparato il napoletano, ci troviamo benissimo e io lavoro tanto per vincere qualcosa».
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