Hanno fatto la storia. Valentina Rodini e Federica Cesarini sono le prime medaglie d’oro del canottaggio al femminile alle Olimpiadi. Vittoriose la scorsa estate a Tokyo nel due di coppia pesi leggeri, le olimpioniche non si fermano. Anzi, diventano protagoniste di un altro primato. Quello di aver istituito due borse di studio per studenti-atleti della Federcanottaggio. Sono le prime a tracciare una strada che permetterà a dei giovani di continuare ad allenarsi, gareggiare e studiare, sul modello dello sport studentesco anglosassone. «Tutto è iniziato quando abbiamo pensato di creare una nostra collezione di body che ha avuto un grande successo soprattutto tra i giovani – dichiara Federica Cesarini, universitaria alla Luiss -. Guardandoci in faccia però ci siamo dette: perché non facciamo un gesto importante e con i ricavi abbiamo pensato alle borse di studio. Noi, del resto, siamo laureate e abbiamo ottenuto borse di studio. Così abbiamo pensato alla categoria Junior, sia maschile che femminile, agli atleti nati tra il 2003 e il 2004. Sono quelli che vanno ancora alle superiori, quando non hai orari flessibili come all’università per poter gestire gli allenamenti. Gli anni del liceo sono fondamentali, per lo studio e per lo sport». Avere una certa stabilità è un’opzione decisiva per i giovani sportivi: «È fondamentale – afferma Valentina Rodini, laureata all’UniMoRe -. Devi essere tranquillo per poter mettere tutte le energie nello sport e avere una sicurezza economica alle spalle permette di pensare solo all’obiettivo. Ci sono periodi bui in cui ci si allena e si deve anche studiare, così un piccolo gesto può diventare una gioia».
Per consultare il bando basta andare sul sito della Federazione Canottaggio e sui profili social di Valentina e Federica.
Piccola curiosità: il body delle campionesse olimpiche si chiama “avocado” perché, come svela Valentina, «Fede mi ha fatto scoprire il sushi e dentro c’è l’avocado. Il sushi è il nostro antistress, quando siamo sature fuggiamo per andare a mangiarlo insieme». Visti i risultati, una dieta perfetta. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articolo pubblicato su La Stampa del 20 aprile 2022

LA STAMPA (pagina 36) 20-4-2022

Condividi questo articolo

Segui