Volley, un altro Bovolenta sotto rete: Alessandro nel nome di papà

UNDER 20 MASCHILEL'Italia U20 festeggia il titolo europeo 2022: Alessandro Bovolenta è il terzo da destra in piedi

Non mollare mai. È il motto di una famiglia speciale. Quella di Alessandro Bovolenta, 18 anni, il miglior giocatore degli Europei Under 20 di volley, appena vinti dall’Italia a Montesilvano. Il sesto oro conquistato dalle nazionali giovanili azzurre in altrettante competizioni continentali durante questa annata indimenticabile per la pallavolo nostrana.
Alessandro è il figlio di Vigor Bovolenta, il Gigante del Polesine, uno dei protagonisti della Generazione dei fenomeni, tirata su da Julio Velasco a suon di successi. Vigor, pilastro azzurro quattro volte oro in World League, una ai Mondiali e due agli Europei, la sera del 24 marzo 2012 è di turno in battuta con la maglia numero 16 del Volley Forlì, campionato di B2. Colpisce la palla che va via, poi si accascia mentre gli avversari della Lube si preparano a ricevere. A 37 anni il suo cuore si ferma. Soccorso immediatamente, muore nell’ospedale di Macerata. Pochi giorni dopo la moglie, Federica Lisi, romana cresciuta con la pallavolo nel sangue, scopre di aspettare il quinto figlio da Vigor. Alessandro, il più grande del team di famiglia, ha otto anni quando perde quel padre di 202 centimetri, un gigante che amava la pallavolo, la vita, la famiglia.
«Non mollare mai» è la parola d’ordine della famiglia di Alessandro. Che mamma Federica antepone a ogni post che fa sui social, i più recenti tutti dedicati al figlio diventato campione d’Europa. «Ad Alessandro dico di giocare senza pressioni», ripete spesso la madre di quello che adesso è uno dei giovani più promettenti della pallavolo italiana. E che più prima che poi potrebbe finire nel radar di Fefè De Giorgi, il cittì azzurro che da giocatore con papà Vigor ci vinse un Mondiale, quello del 1998 in Giappone.
Da opposto, Ale Bovolenta ha il profilo del trascinatore. Impressionante il suo score nella finale vinta al tie break contro la Polonia: 20 punti, 3 ace, 2 muri. «Siamo riusciti a vincere grazie alla nostra grinta», ha detto subito dopo aver alzato al cielo la coppa. La grinta di Alessandro è il tratto dei top player. Lui, diciottenne che ascolta il rap e posta su Instagram le foto con la sorella Arianna e con gli amici al mare, ha una marcia in più. «Quando siamo andati in svantaggio nel quarto set mi sono detto “sarà difficile”, ma poi ci siamo riusciti», ha commentato dopo la finale coi polacchi. Le parole di chi sa che nulla è impossibile. Basta non mollare. Mai. —
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Articolo pubblicato su La Stampa di martedì 27 settembre 2022

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