Mondiali Qatar 2022, Messi trascina l’Argentina in finale: gol ed assist per la doppietta di Alvarez, la Croazia si arrende 3-0

Mondiali 2022: Argentina-CroatiaLionel Messi porta in vantaggio l'Argentina sulla Croazia trasformando il rigore dell'1-0 (Ansa)

INVIATO A LUSAIL (Qatar). Paradiso Argentina. Dopo aver rischiato di uscire dopo la prima partita, quella persa contro l’Arabia Saudita, l’albiceleste supera la Croazia in una semifinale senza storia e agguanta la finalissima di Qatar 2022.

Al Lusail Stadium va in scena una sfida che ha soli cinque precedenti. L’ultimo per gli argentini fu una scoppola: 0-3 in Russia nel 2018. Lo stadio è tutto argentino, dalla mattina le strade pullulano di tifosi sudamericani, tutti rigorosamente con la maglia d’ordinanza indosso, tante quelle con il numero 10. Quello di Maradona. E di Messi, il vero protagonista della serata e di tutto il Mondiale.

Il pressing alto della Croazia, modello Napoli di Spalletti giusto per rifarci al campionato, mette in difficoltà gli argentini. Nel primo quarto d’ora i numeri sono impressionanti: croati al 57% di possesso palla, inchiodata al 31 l’Argentina di Messi. Incide più Modric che Messi, sul quale però c’è un sospetto fallo al limite dell’area di rigore, liquidato da Orsato come oggetto non meglio identificato, quindi infischiabile.

A metà tempo cambia totalmente la musica e tocca a Messi prendersi la ribalta con uno slalom tra avversari (e compagni), tanto bello quanto sterile. Il primo tiro utile albiceleste arriva da lontano: Enzo Fernandez costringe Livakovic alla deviazione in tuffo (25’). La svolta al minuto 32: buco della difesa croata, si infila come un furetto Julian Alvarez e al derelitto Livakovic non resta che metterlo giù a un passo dal gol. Rigore: Messi sul dischetto, mentre Orsato ammonisce il portiere per il fallo e Kovacic per proteste. Dall’altra parte del campo Emiliano Martinez si inginocchia nella sua area piccola voltando le spalle al gioco. Messi la piazza sotto la traversa e lo stadio mette da parte l’ansia per iniziare la festa.

Meno di cinque minuti e arriva il colpo del ko per i croati. Erroraccio sulla trequarti e palla che finisce a Julian Alvarez che parte dalla sua metà campo e si infila nella disarcionata retroguardia avversaria. Non lo ferma nessuno, vince due rimpalli su Juranovic e Sosa e poi infila Livakovic da un palmo di naso. Uno-due fulminante ma meritato quello degli argentini. Su un colpo di testa di Mac Allister ci vuole una paratona di Livakovic per evitare il crollo degli uomini di Dalic che segue attonito dalla panchina. In piedi ma inerte, un po’ come la sua squadra che pur non barcollando è già al tappeto.

Modric non ci sta, prende in pieno Otamendi nell’unica conclusione degna di tale nome del suo primo tempo. Quattro minuti di recupero servono solo a prolungare i cori dei tifosi sudamericani e a Messi per saltare come birilli tre avversari dal lato giusto per rientrare negli spogliatoi tra gli applausi a scena aperta.

Alla ripresa, il primo tiro in porta è di Paredes, centrale e bloccato da Livakovic. Dalic toglie Marcelo Brozović e mette dentro Bruno Petković come seconda punta. E’ il tentativo di alzare di nuovo il baricentro e dare qualche sbocco alle giocate, sempre più rare, di un ingabbiato Modric. Al 13’ Messi si trova solo davanti al portiere che riesce a deviarla con il braccio evitando così il peggio. C’è il tempo per la prima grande occasione per la Croazia, con il colpo di testa di Petkovic a due passi dalla porta che finisce nel nulla, poi più nulla.

E’ la magia di Messi a chiudere la partita: prende palla dopo un rimpallo su un fallo laterale, fugge sulla destra e ubriaca letteralmente il povero Gvardiol, per giunta mascherato. L’assist per Julian Alvarez è al bacio, basta spingere per il trionfo. E’ solo il 24’ della ripresa ma la gara ormai è segnata, firmata indelebilmente dal fuoriclasse con la maglia numero dieci, il capitano dell’albiceleste, l’uomo del match. Messi.

Giusto il tempo per ritrovare Dybala e salutare Modric che lascia prima del fischio finale per il giusto tributo alla carriera. Standing ovation per lui.

Per l’Argentina di Messi si spalancano le porte della finalissima. Ora tocca a Francia e Marocco cercare l’altro posto disponibile in paradiso. Domenica è il giorno del giudizio. Quello finale.

 

ARGENTINA-CROAZIA 3-0 (2-0)
ARGENTINA (4-4-2): E. Martinez; Tagliafico, Otamendi, Romero, Molina; Mac Allister (40’ st Molina), Paredes (16’ st Lisandro Martinez), Fernandez, De Paul (30’ st Palacios); Alvarez (30’ st Dybala), Messi. CT: Lionel Scaloni
CROAZIA (4-1-2-3): Livakovic; Sosa (1’ st Orsic), Gvardiol, Lovren, Juranovic; Kovacic; Brozovic (5’ st Petkovic), Modric (36’ st Majer); Perisic, Kramaric (27’ st Livaja), Pasalic (1’ st Vlasic). CT: Zlatko Dalic
ARBITRO: Orsato (Italia)
RETI: pt 34’ Messi (rg.), 39’ Alvarez; 24’ st Alvarez
NOTE: ammoniti Livakovic, Kovacic, Romero, Otamendi. Spettatori 88.966 Recupero 4′ pt, 5′ st

Articolo pubblicato sul sito de La Stampa martedì 13 dicembre 2022 (consultabile a questo link)

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