È finita. Paola Egonu esce dalla Nazionale, dopo gli Europei in panchina e il tracollo dell’Italia fuori dalle medaglie. Una storia che si chiude in poche righe messe alla fine di una nota ufficiale della Federvolley: «L’atleta azzurra, pur ribadendo il proprio attaccamento alla maglia dell’Italia, ha concordato con il commissario tecnico e il presidente federale Manfredi di non partecipare al torneo in Polonia per prendersi un periodo di riposo». L’impegno a cui fa riferimento lo scarno comunicato è a Lodz, dove la Nazionale dovrà cercare di qualificarsi direttamente alle Olimpiadi di Parigi sfidando, tra le altre, polacche e americane.
Il confronto ieri, poco prima del rientro in Italia. Aeroporto di Bruxelles, il presidente federale Manfredi in precedenza ha a lungo parlato con il ct Davide Mazzanti. Paola dialoga in due round con dirigente e allenatore, presente anche Stefano Recine, capodelegazione delle azzurre. «Un confronto sereno» che non dura granché. Egonu dice “basta”, niente convocazione. Si concorda, quello sì, di seguire strade diverse e rigorosamente separate. Dopo ombre, equivoci, chiarimenti mai chiariti e tanti mal di pancia, arriva la decisione più difficile. Le 8 partenze dalla panchina in 9 gare agli Europei (titolare dall’inizio solo con la Bosnia per l’indisponibilità di Antropova) collezionate da Egonu da Ferragosto fino a domenica sera sono però solo la punta di un iceberg che gela l’ambiente della Nazionale ormai da tempo. Di certo, averle preferito Kate Antropova nel torneo continentale poi vinto dalla Turchia di Santarelli («Pensare all’Italia senza Egonu è una follia», le sue parole) ha aggravato la crisi. Il ruolo da ex titolare non poteva andar giù alla top player veneta, divenuta una sorta di giocatrice sospesa in un gruppo in gran parte rifondato e quindi meno legato a lei rispetto al passato. Tenendola a bagnomaria, Mazzanti alla fine non ha scelto ma incidentalmente ha accelerato lo strappo. Titoli di coda di un film non certo da oscar.
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Articolo pubblicato su La Stampa di martedì 5 settembre 2023

LA STAMPA (pagina 35) 5-9-2023

Articolo pubblicato sul sito de La Stampa lunedì 4 settembre 2023 (consultabile a questo link)

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