Tutti in piedi, passa l’Italia. Bari applaude a scena aperta gli azzurri che liquidano la Macedonia del Nord in tre set (25-20, 25-12, 25-15) e volano nei quarti degli Europei. Evidente il divario tecnico, venuto fuori con l’incedere dei colpi messi a terra dai bomber di Fefè De Giorgi: Lavia (16 punti), poi Michieletto (12), Romanò (12) e Russo (8). Bravi i campioni del mondo a non abbassare mai la guardia contro un avversario che resiste solo nel primo set. Al sesto successo di fila, gli occhi della tigre sono il tratto distintivo di questa nazionale che ride e scherza ma che in campo mantiene una concentrazione che prescinde da chi si affronta. «Dopo il primo set, dove abbiamo combattuto un po’, siamo stati bravi a non alzare mai il piede dall’acceleratore – conferma il ct degli azzurri -. Ormai sono partite da dentro o fuori, sappiamo che possiamo contare su tutti, dobbiamo andare avanti così». In realtà De Giorgi anche ieri ha tenuto in campo il 6+1 base per tutta la partita, concedendo solo un po’ di spazio a Sbertoli, qualche scampolo al secondo libero Scanferla e al giovane Bovolenta. «Ora vogliamo focalizzarci sul nostro gioco e andare dritti senza pensare a gestire o ad altro», le direttive del tecnico salentino che elogia il tutto esaurito del PalaFlorio: «Un altro giorno di festa incredibile, palazzetto pieno, tanto rumore e tanto tifo: bellissimo, la conferma dell’entusiasmo intorno a questa squadra».
Si avvicina la fase decisiva del torneo: martedì di nuovo a Bari per i quarti contro i Paesi Bassi di Roberto Piazza (3-2 sulla Germania), in SuperLega coach dell’Allianz Milano. L’obiettivo da centrare è la fase finale in programma a Roma. «Tutti vogliamo vincere, tutti vogliamo tornare a indossare questa medaglia vinta due anni fa, tutti abbiamo voglia di farlo ma ovviamente bisogna vincere sul campo, vedremo. Dobbiamo continuare a crescere», il commento del top scorer di giornata, Daniele Lavia. Il viaggio continua.
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Articolo pubblicato su La Stampa del 10 settembre 2023

LA STAMPA (pagina 36) 10-9-2023

Articolo pubblicato sul sito de La Stampa il 9 settembre 2023 (consultabile a questo link)

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