ROMA. Niente da fare. La Polonia vince gli Europei a Roma restituendo il favore all’Italia, campione del mondo a Katowice l’anno scorso. Secco e senza appello lo 0-3 (20-25, 21-25, 23-25) con cui la squadra di Nikola Grbic spezza i sogni italiani sotto gli occhi del presidente delle Repubblica Sergio Mattarella. Superiore di una spanna questa Polonia, soprattutto in attacco e al servizio. Meno brillante del solito la linea dei martelli italiani anche se il vero punto debole azzurro è stata la ricezione. Troppi anche gli errori al servizio, spesso fragili i muri schiantati da gente come Leon, Sliwka, Kochanowski e Kaczmarek. Stavolta sono più forti loro. All’Italia va l’argento.
La sorpresa è Roberto Russo che torna in campo dopo l’infortunio. Un recupero a tempo di record che rimette in piedi il 6+1 dei titolarissimi di De Giorgi. La partenza è tutta in salita per gli azzurri che si ritrovano sotto 0-4 senza averci capito granché. Impressiona la potenza al servizio dei polacchi, in particolare di Norbert Huber. Gli azzurri soffrono le giocate di Leon (MVP del torneo), non riuscendo ad arginare in ricezione la forza bruta degli avversari. All’improvviso però si riaccende la luce, complice la verve di Giannelli e il mancino di Romanò. Due muri consecutivi della coppia Lavia-Galassi rimettono in piedi il set (20-23). Romanò poi sbaglia la battuta e la Polonia si porta avanti.
Nel secondo set la ripartenza azzurra è buona, tanto che domina l’equilibrio. Per la prima volta l’Italia si trova in vantaggio (8-7) dopo la schiacciatona di Michieletto, uno che i polacchi soffrono sempre. C’è da stringere i denti e provare a opporsi alla fisicità polacca. La Polonia al centro affonda il coltello nel burro, troppo flebile la resistenza azzurra in quella porzione di campo. Quando gli azzurri provano a mettersi di traverso, un errore di Michieletto in battuta chiude anche il secondo set.
La pausa serve a De Giorgi per guardare tutti negli occhi, uno per uno. Un manuale di psicologia applicato alla pallavolo quello che pratica Fefè quando le cose si complicano. E non è un caso se alla ripresa l’Italia si porta avanti (7-4) e fa meno male anche la pallonata che prende in piena faccia il ct italiano. La Polonia però pareggia, poi Leon piazza un ace a 130 all’ora che manco in autostrada. Di nuovo avanti i biancorossi (19-21), sornioni nell’attendere le mosse italiane e tenere il gas un filo sotto per accelerare al momento giusto. Un doppio Lavia ristabilisce la parità, ma c’è troppo campo per i polacchi. Entra Rinaldi e sbaglia il servizio, match ball che i polacchi non chiudono. Al secondo tentativo però Sliwka con un mani fuori mette fine ai giochi. La Polonia vince meritatamente, 14 anni dopo l’ultimo successo. La prossima sfida, c’è da giurarci, sarà alle Olimpiadi. Muso contro muso, come sempre. —
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Articolo pubblicato su La Stampa del 17 settembre 2023
LA STAMPA (pagina 36) 17-9-2023
Articolo pubblicato sul sito de La Stampa il 16 settembre 2023 (consultabile a questo link)
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