Cava de’ Tirreni. Il 28 ottobre 1922: marcia su Roma; 18 aprile 1948: vittoria della Dc e 27 marzo 1994: affermazione elettorale di Silvio Berlusconi. L’appuntamento al Tennis Club di Cava della rassegna letteraria “Com&Te”, con il docente universitario ed editorialista de “Il Corriere della Sera” Ernesto Galli della Loggia, è iniziato con l’esame di tre date analizzate nel suo saggio “Tre giorni nella storia d’Italia” per scivolare poi, naturalmente, verso una disamina della situazione politico-culturale dell’Italia di oggi.
L’incontro conclusivo della rassegna ha, dunque, rappresentato la summa dei salotti letterari degli scorsi mesi, assumendo la valenza di una forbita chiacchierata sugli eventi storici che hanno posto dell’humus sul terreno della storia tale da rendere possibile la prefigurazione degli attuali scenari politici. Ad interloquire con Galli della Loggia il direttore de “la Città” Angelo Di Marino ed il caporedattore de “Il Corriere del Mezzogiorno” Carmine Festa che, agganciandosi ad alcuni passaggi del libro, hanno portato l’editorialista a commentare gli ultimi avvenimenti nazionali ed internazionali. Ne è emerso un quadro a tinte fosche per l’Italia che della Loggia ha definito «un paese in declino». Incerto peraltro, secondo l’editorialista, il futuro assetto politico «che dipenderà da molte variabili e dalla capacità del Pdl di sganciarsi dal suo leader». Sotto esame anche la situazione della sinistra nella quale l’alleanza tra Pd, Sel e Idv sembra azzardata in «un paese conservatore come l’Italia, chi potrà votarla?». La discussione, infine, si è chiusa con il direttore de “Il Corriere del Mezzogiorno” Marco Demarco che si è detto preoccupato delle «culture politiche primitive che stanno emergendo».
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