A San Pietroburgo in scena Cechov tutto italiano

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Il Teatro Stabile di Napoli vola in Russia invitato da uno dei teatri più antichi di San Pietroburgo. Un anno importante per il teatro napoletano diventato da poco Nazionale, iniziato con una tournée a Parigi con il Circo Equestre Sgueglia al Théâtre de l’Athénée, proseguito sempre a Parigi all’Istituto di Cultura con un racconto di La Capria e con Le sorelle Macaluso di Emma Dante in scena al Théâtre du Rond Point, che si conclude con il debutto del Giardino dei ciliegi al Teatro Aleksandriskij, dove Cechov aveva il suo palco personale.

Lo spettacolo, firmato da Luca De Fusco e tradotto da Gianni Garrera, va in scena venerdì 18 settembre alle ore 19 (con replica il 19 alla stessa ora). In scena Gaia Aprea nel ruolo della protagonista Ljiuba, Paolo Cresta (Jaša) Claudio Di Palma (Lopachin), Serena Marziale (Dunjaša), Alessandra Pacifico Griffini (Anja), Giacinto Palmarini (Trofimov), Alfonso Postiglione (Pišcik), Federica Sandrini (Varja), Gabriele Saurio (Epichodov), Sabrina Scuccimarra (Šarlotta), Paolo Serra (Gaev), Enzo Turrin (Firs). Le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Maurizio Millenotti, le luci di Gigi Saccomandi, le coreografie di Noa Wertheim, le musiche originali di Ran Bagno.

“Sono particolarmente felice di andare a San Pietroburgo – dice Luca De Fusco – perchè questa nostra trasferta russa è soltanto il primo passo di una collaborazione che il Teatro Stabile di Napoli avvia con il Teatro Aleksandrinskij che porterà ad una attività di scambio tra gli studenti della loro scuola e della nostra scuola di teatro, e anche ad una collaborazione artistica. Valery Fokin che quest’anno è già presente nel nostro cartellone con Liturgia zero (in scena il 21 e il 22 novembre al Politeama) nel 2017 tornerà a Napoli con una produzione in prima assoluta, così come da Napoli torneremo all’Aleksandrinskij. Una collaborazione importante e prestigiosa”.

La trama. Protagonista della vicenda è Ljiuba, di ritorno in Russia dopo una lunga residenza a Parigi. Appresa la gravissima situazione debitoria e lo stato in cui versa il patrimonio di famiglia, Ljiuba è costretta a mettere all’asta l’intera proprietà con il suo bellissimo giardino. Ad acquistarla sarà il ricco commerciante Lopachin, figlio di un vecchio servo della nobile casata.

Fonte: comunicato stampa Teatro Stabile di Napoli

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