Anche il quadro più costoso del mondo, la tela «Nafea faaipoipo (When Will You Marry?)», dipinta da Gauguin nel 1892 e venduta (come ha rivelato il New York Times nell’inverno scorso) alla cifra record di 300 milioni di dollari, è tra i capolavori in mostra a Washington, presso la Phillips Collection, a partire dal 10 ottobre: un appuntamento da non perdere per gli appassionati «Gauguin to Picasso: Masterworks from Switzerland, The Staechelin e Im Obersteg Collections», un’esposizione che rappresenta un autentico viaggio tra le eccellenze artistiche a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Da «Il giardino di Daubigny» di Van Gogh (1890) alla doppia tela «Donna a teatro»/«Bevitore di Assenzio» (1901) di Picasso, fino ai 3 ritratti di Chagall «Ebreo in bianco e nero», «Ebreo in verde», «Ebreo in rosso», passando per le opere di Modigliani, Pissarro, Cézanne: oltre 60 incredibili tele di 22 dei più grandi artisti di sempre arrivate per il pubblico direttamente dalla Svizzera, dalle preziose collezioni dei due celebri mecenati Rudolf Staechelin (1881-1946) e Karl Im Obersteg (1883-1969). Il percorso di quella che si presenta, proprio per il valore e la varietà delle opere, come una mostra-evento, evidenzia la diversità dell’approccio dei due collezionisti: se Staechelin ha preferito acquistare dai mercanti d’arte tele impressioniste e post-impressioniste, Im Obersteg ha scelto esempi importanti della Scuola di Parigi, rivolgendosi direttamente agli amici artisti.
Esattamente come loro, anche Duncan Phillips (1886-1966), fondatore della Phillips Collection, ha messo l’istinto e la profonda cultura, nonché i suoi contatti e le sue risorse, completamente al servizio dell’arte del suo tempo quando ha composto la selezione dei capolavori ospitati all’interno del suo museo, senza preoccuparsi di andare contro il gusto popolare, ma sempre privilegiando la qualità. Ecco allora che grazie alla mostra, che resterà allestita fino al 10 gennaio 2016, le opere degli artisti amati dalla coppia Staechelin-Im Obersteg instaureranno un dialogo con la collezione voluta da Phillips, in uno scambio continuo di influenze e stili pittorici, nonché di prospettive storiche, culturali e artistiche tra epoche diverse.
(fonte: take Ansa)
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