Errare è umano, perseverare è diabolico; il Napoli fa sua la massima latina e vince contro il Sassuolo per 3-1. Gli azzurri infatti non ripetono gli errori di approccio e concentrazione commessi nella partita del 6 dicembre contro il Bologna, non si fanno prendere da quel “mal di quota” di cui tanti avevano parlato e che era costato agli uomini di Sarri il primato in classifica, dopo una settimana appena che era stato conquistato. I ragazzi allenati dall’ottimo Eusebio Di Francesco però sono squadra ostica, propositiva, organizzata bene e che mettono sempre in difficoltà le grandi e ciò rende il match tutt’altro che facile; aggiungeteci anche la doccia gelata del gol di Falcinelli dopo due minuti dal fischio iniziale. Piccolo choc per il Napoli che dimostra di essere grande e di avere mentalità; come se lo svantaggio non avesse minimamente scalfito le certezze di Higuain e compagnia, la squadra inizia a macinare il suo “solito” gioco, spettacolare e travolgente. Proprio l’argentino, tanto per cambiare, e Callejon permettono ai compagni di chiudere il primo tempo in vantaggio, tra gli applausi di un pubblico sempre più convinto e trascinato. E anche su questo Sarri ha mantenuto la promessa; infatti aveva detto al momento della sua presentazione: “Non sarà il pubblico a doverci trascinare ma dovremo essere noi a trascinare il pubblico”.
Giocatori e tifosi sembrano in simbiosi ormai. Ogni vittoria è una festa, la squadra canta sotto le curve insieme ai propri sostenitori, “noi ci crediamo” sono alcuni degli striscioni che si leggono sugli spalti. La sensazione, l’aria che si respira al San Paolo è che questo come mai possa essere l’anno giusto. Una sensazione appunto, non una certezza ovviamente. In un campionato del genere certezze non esistono; chi ha parlato di campionato senza padroni, chi ha parlato di scudetto libero ha riassunto bene l’andamento della serie A 2015-2016. Il Napoli non è solo; la corsa per il titolo finale è affollata e agguerrita, si può essere una giornata primi, quella successiva quarti. Fa dunque bene il tecnico a mantenere i piedi per terra, ad avere come orizzonte temporale solo la prossima partita e ad inculcare questa filosofia ai suoi ragazzi. Perché anche se ci credono, come sicuramente è, questo è lo spirito giusto per arrivare a lottare fino alla fine.
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LA SITUAZIONE
Risultati (XX giornata, 17/1, ore 15): Atalanta-Inter 1-1 (giocata sabato 16/1, ore 15); Torino-Frosinone 4-2 (giocata sabato 16/1, ore 18); Napoli-Sassuolo 3-1 (giocata sabato 16/1, ore 20.45); Genoa-Palermo 4-0 (giocata ore 12.30); Bologna-Lazio 2-2; Carpi-Sampdoria 2-1; Chievo-Empoli 1-1; Roma-Verona 1-1; Udinese-Juventus 0-4; Milan-Fiorentina 2-0 (giocata ore 20.45).
Classifica: Napoli 44 punti; Juventus 42; Inter 40; Fiorentina 38; Roma 35; Milan 32; Empoli, Sassuolo* 31; Lazio 28; Chievo 27; Atalanta, Torino* 25; Udinese 24; Bologna, Sampdoria 23; Genoa 22; Palermo 21; Carpi 17; Frosinone 15; Verona 9. (* una partita da recuperare)
Classifica marcatori: 20 reti Higuain (1 rigore-Napoli). 11 reti: Dybala (2 rigori-Juventus); Eder (3 rigori-Sampdoria). 10 reti: Kalinic (Fiorentina); Pavoletti (Genoa). 9 reti: Bacca (Milan); Ilicic (5-Fiorentina). 8 reti: Insigne (Napoli); Icardi (Inter); Paloschi (Chievo); Maccarone (Empoli). 7 reti: Pjanic (1-Roma). 6 reti: Soriano (Sampdoria); Destro (1-Bologna); Dionisi (Frosinone); Mandzukic (Juventus); Gervinho (Roma); Thereau (Udinese).
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