Il Napoli passa anche all’Olimpico: sette vittorie consecutive, eguagliato il record del Napoli di Bianchi e Maradona della stagione 1987/88. Mostruoso Higuain, alla 23ma segnatura in 23 giornate di campionato, che sblocca il risultato al 24′ del primo tempo. Tre minuti dopo è Callejon a chiudere i conti con un delizioso pallonetto che supera Marchetti. Azzurri sempre padroni del gioco, mai messi in difficoltà da una Lazio nettamente inferiore tecnicamente alla capolista. Indegni cori razzisti nel secondo tempo e importante decisione dell’arbitro Irrati che sospende per 4 minuti il match, minacciando lo stop definitivo della gara.
Il resto è presto detto: Insigne non segna ma mette i compagni in condizione di farlo. Sarri azzecca ancora tutto e marcia spedito verso lo scontro diretto con la Juve, che tiene il passo battendo il Genoa, ma resta comunque a due punti di distanza. A rovinare il clima uno stadio semivuoto, ma capace comunque di dare il peggio di sé: i pochi della Nord dopo aver intonato i soliti cori contro i partenopei – peraltro coperti dai fischi di dissociazione del resto dello stadio – nella ripresa si sono accaniti su Koulibaly con ripetuti buuh. L’arbitro Irrati al 25′ ferma la partita e la Lazio ora rischia.
Sarri non cambia la squadra che ha vinto le ultime sette gare, con il tridente titolare Callejon-Higuain-Insigne. A centrocampo David Lopez al posto dello squalificato Allan, Jorginho e Hamsik; in difesa Strinic a sinistra e Maggio a destra, centrali Koulibaly e Albiol. Pioli invece non ha troppa scelta: all’attacco del Napoli risponde con Candreva, Klose e Anderson. Difesa più ombre che luci con Basta, Mauricio, Hoedt e Konko. E proprio dal reparto arretrato arrivano i primi svarioni.
Primo tempo
Ci prova Lulic al 21′, ma il tiro è talmente alto che Reina nemmeno si muove. Piuttosto si fanno sentire gli errori di Basta e la lentezza di Hoedt e al 24′ Higuain, davanti alla porta con un tocco si regala il gol numero 23 su 23 gare e il vantaggio per i partenopei. La Lazio perde le poche fila assemblate fino alla mezz’ora: il Napoli aggira il centrocampo con tiri lunghi e tre minuti dopo l’1-0 Callejon raccoglie un lancio profondo inventato da Insigne, regista offensivo in serata di grazia sotto gli occhi del ct Conte, e con un pallonetto spiazza Marchetti. La Lazio, già in sofferenza per le diverse assenze, perde Candreva per guai fisici al 39′ sostituito da Keita.
Secondo tempo
Nella ripresa i bianconcelesti provano a fare più pressione, ma Sarri sa gestire il doppio vantaggio. Qualche passaggio dei laziali, uno finisce sulle gambe di Klose – non pervenuto come Anderson – che manda alto il pallonetto. Al 25′ lo stop: l’arbitro Irrati ferma il match per 4′ dopo i ripetuti buuh razzisti contro Koulibaly, anticipati prima del fischio d’inizio dagli insulti ai partenopei. Interviene anche lo speaker e ora la Lazio rischia la squalifica del campo. E sul campo, quello di gioco si vede poco altro: Sarri fa riposare Insigne e Higuain (sostituiti da Mertens e Gabbiadini), Pioli gioca la carta Mauri al posto di Klose. E nel finale fuori anche Anderson (dentro Djordjevic) che ha ripagato al peggio la fiducia accordatagli da Pioli. La Lazio interrompe la striscia di sette vittorie di fila, il Napoli continua a volare.
I cori vergognosi dell’Olimpico
A distanza di un anno dai buuh a Niang ed Edenilson in Lazio-Genoa del 10 febbraio scorso, i tifosi della Lazio cadono di nuovo nel razzismo. Stavolta la vittima è il difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, che a metà secondo tempo perde la pazienza agli ennesimi cori beceri rivolti nei suoi confronti per il suo colore della pelle, fa un gesto di disappunto verso la Curva Nord laziale e richiama l’attenzione verso l’arbitro. Il resto lo fa proprio Irrati di Pistoia, che richiama le due squadre a centrocampo e sospende il match per circa 4′ per consentire allo speaker di annunciare al pubblico il rischio di squalifica del campo e di sconfitta a tavolino in caso di nuovi episodi. “Bravo Irrati, ha gestito bene Lazio-Napoli sul piano tecnico e ha fatto una scelta importante sul piano culturale, nel sospendere la partita per quello che stava accadendo sugli spalti”, il parere del presidente dell’Aia, Marcello Nicchi. Ora la Lazio rischia una pesante decisione, proprio a causa di quella recidiva di un anno fa. Quando, in base all’articolo 14 del Codice di giustizia sportiva della Figc, dove al comma 2 spiega che “qualora la società sia stata già diffidata, ovvero in caso di fatti particolarmente gravi”, viene inflitta una sanzione aggiuntiva (articolo 18), dall’obbligo “di disputare una o più gare a porte chiuse” alla disputa “di una o più gare con uno o più settori privi di spettatori” fino alla “squalifica del campo per una o più giornate di gara o a tempo determinato, fino a due anni”. Inoltre, si spiega che “qualora la società sia stata sanzionata più volte, la squalifica del campo, congiunta all’ammenda, non può essere inferiore a due giornate”. La decisione spetta ora al giudice sportivo, che si regolerà in base ai referti dei delegati della procura federale presenti a bordo campo.
Per la quinta giornata di fila Sarri mantiene il primato in classifica e si gode il momento ma tiene tutti sul pezzo e evita ancora di cadere nel tranello dello scudetto: “Con 15 partite dalla fine è difficile parlare di scudetto, la Juve ha la certezza delle tante buone stagioni passate, noi non abbiamo alcuna certezza”, nicchia il tecnico partenopeo. Che non perde occasione per tornare sulla guerra del fatturato che ha già irritato i bianconeri: “Il calcio è come la vita: i soldi non fanno la felicità ma alle volte aiutano. La Juventus sta facendo cose straordinarie e spende in maniera straordinaria, hanno tanti meriti a livello societario. Io non ho espresso un’opinione, ho espresso dei numeri e se si mettono in discussione bisogna riscrivere le regole della matematica”. Materiale per rendere ancora più caldo l’avvicinamento alla sfida scudetto dell’11 febbraio. All’Olimpico a decidere è stata invece la tattica, contro una Lazio ben chiusa a metà campo, la differenza l’hanno fatta i lanci di Insigne e Jorginho ad innescare Callejon e Higuain: “Abbiamo fatto un buon primo tempo – precisa – e il doppio vantaggio ci ha aiutati, mentre nel secondo tempo abbiamo fatto peggio perché la gestione non è una delle nostre caratteristiche migliori”, ammette Sarri. Il cui ennesimo miracolo è il ritorno dello spagnolo ad altissimi livelli: “Callejon per caratteristiche attacca bene la profondità. Prima era la squadra che o non lo serviva o lo serviva con un tempo di ritardo e lui andava in fuorigioco, ora invece siamo migliorati anche in questo”. Sotto lo sguardo attento del ct azzurro, Antonio Conte, tra i migliori in campo è risultato Lorenzo Insigne, autore dell’assist per il raddoppio: “Sto dando il massimo per conquistare la fiducia di Conte – le sue parole – cerco di allenarmi e fare sempre di più per convincerlo. Con Conte ho un buonissimo rapporto, devo solo dare il massimo in campo e conquistarmi la mia fiducia. Lo scudetto? Abbiamo vinto 7 partite consecutive, non abbiamo ancora fatto nulla…”.
Lazio (4-3-3): Marchetti 5.5, Basta 4.5, Mauricio 5, Hoedt 5, Konko 5.5, Parolo 5, Onazi 5, Lulic 6, Candreva 5.5 (38′ pt Keita 5.5), Klose 5 (25′ st Mauri 5), Anderson 4.5 (42′ st Djordjevic sv) (99 Berisha, 55 Guerrieri, 18 Gentiletti, 4 Gabarron, 96 Murgia). All.: Pioli 5.
Napoli (4-3-3): Reina 6, Maggio 6, Albiol 6, Koulibaly 6.5, Strinic 6.5, Lopez 6.5, Jorginho 6.5, Hamsik 6 (44′ st Chalobah sv), Callejon 7, Higuain 7 (26′ st Gabbiadini 6), Insigne 7 (20′ st Mertens 6) (1 Rafael, 22 Gabriel, 21 Chiriches, 96 Luperto, 31 Ghoulam, 18 Regini, 6 Valdifiori, 77 El Kaddouri). All.: Sarri 7.5.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6
Reti: 24′ pt, Higuain, 27′ Callejon
Note: spettatori 18.000 circa. Partita sospesa dall’arbitro 4′ al 25′ del st per cori razzisti contro i napoletani e Koulibaly. Angoli: 3 a 2 per la Lazio. Recupero: 1′ pt e 5′ st. Ammoniti: Lulic, Hoedt, Mauricio e Koulibaly per gioco scorretto; Jorginho per perdita di tempo. In tribuna il ct Antonio Conte e il presidente del Coni, Giovanni Malagò insieme allo sceicco del Kuwait Ahmad Al Sabah, presidente dei comitati olimpici mondiali e membro Cio, incontrato per la candidatura di Roma 2024.
LA SITUAZIONE
Risultati (XXIII giornata, 3/2, ore 20.45): Empoli-Udinese 1-1, Fiorentina-Carpi 2-1, Frosinone-Bologna 1-0 (giocata ore 18.30), Hellas Verona-Atalanta 2-1, Inter-Chievo 1-0, Juventus-Genoa 1-0, Palermo-Milan 0-2, Sampdoria-Torino 2-2, Sassuolo-Roma 0-2 (giocata martedì 2/2 ore 20.45).
Classifica: Napoli 53 punti; Juventus 51; Fiorentina 45; Inter 44; Roma 41; Milan 39; Empoli, Sassuolo 33; Lazio 32; Bologna 29; Torino 28; Atalanta, Chievo 27; Udinese 26; Palermo 25; Genoa, Sampdoria 24; Carpi, Frosinone 19; Verona 14.
Classifica marcatori: 23 reti Higuain (1 rigore-Napoli). 12 reti: Bacca (Milan); Dybala (2 rigori-Juventus); Eder (3 rigori-Sampdoria/Inter). 10 reti: Kalinic (Fiorentina); Ilicic (5-Fiorentina); Insigne (1-Napoli); Pavoletti (Genoa). 9 reti: Icardi (Inter); Maccarone (Empoli). 8 reti: Pjanic (1-Roma); Paloschi (Chievo). 7 reti: Destro (2-Bologna); Dionisi (Frosinone); Soriano (Sampdoria); Thereau (Udinese). 6 reti: Salah (Roma); Candreva (2-Lazio); Mandzukic (Juventus); Muriel (Sampdoria); Gilardino (Palermo); Gervinho (Roma); Belotti (Torino). 5 reti: Gomez (Atalanta); Giaccherini (Bologna); Saponara (Empoli); D. Ciofani (Frosinone); Pogba (1-Juventus); Felipe Anderson (Lazio); Bonaventura (Milan); Hamsik (1-Napoli); Quagliarella (1-Torino); D. Zapata (Udinese).
Prossimo turno (XXIV giornata, 7/2, ore 15): Bologna-Fiorentina (sabato 6/2, ore 18); Genoa-Lazio (sabato 6/2, 20.45); Atalanta-Empoli (ore 18); Frosinone-Juventus; Milan-Udinese; Napoli-Carpi; Roma-Sampdoria (ore 20.45); Sassuolo-Palermo; Torino-Chievo; Verona-Inter (ore 12.30).
Post aggiornato alle ore 0.45 del 4 febbraio 2016
(Fonti: take Ansa, sito ufficiale Ssc Napoli, sito ufficiale Lega Serie A)
Condividi questo articolo
Segui
Be the first to comment on "Lazio-Napoli 0-2: Higuain e Callejon, azzurri sempre più primi. Indegni cori razzisti contro Koulibaly"