Eguagliato il record di 7 vittorie consecutive, stabilito il nuovo primato di quattro vittorie in trasferta di fila. Il Napoli di Maurizio Sarri continua a stupire e aggiornare le statistiche, guardando dall’alto in basso tutto il resto della serie A. La vittoria di Roma è un altro tassello della scalata: una trasferta difficile che il Napoli ha risolto in una mezz’ora con il solito gol di Higuain, che mantiene la media di un gol a partita ed è sempre più leader della Scarpa d’Oro, e la perla di José Callejon.

Proprio lo spagnolo ha ritrovato anche il feeling con la rete: nelle ultime quattro partite ha segnato altrettanti gol, da quello al Sassuolo alla doppietta contro l’Empoli, fino al pallonetto dell’Olimpico. L’esterno è già a dieci gol stagionali, coppe comprese, e Sarri sogna che torni cecchino come nella sua prima annata napoletana, quando fece 20 centri. «Ora che Hamsik è tornato a segnare vorrei gol in campionato anche da Callejon» aveva detto il tecnico toscano che è stato servito. Il tridente azzurro ora vola davvero: Insigne, Higuain e Callejon hanno segnato insieme 46 gol stagionali, di cui 37 in campionato, appena sei reti meno rispetto all’intera Juventus e ben dieci gol più di tutti quelli segnati dall’Inter finora.

E all’Olimpico il Napoli ha ritrovato anche l’imbattibilità della porta che mancava dallo 0-0 contro la Roma del 13 dicembre. Un successo convincente nonostante l’assenza dell’asse di destra Hysaj-Allan, squalificati, che torneranno in campo domenica col Carpi, quando il Napoli cercherà di riscrivere la storia con l’ottava vittoria di fila. Contro la neopromossa, il Napoli farà invece a meno di Jorginho, squalificato ma pronto a rientrare contro la Juventus.

Ed è al match con i bianconeri che pensano i tifosi del Napoli. In città c’è un’euforia trasversale, che ha contagiato persino il tempio cittadino della musica, il Teatro San Carlo: durante la «Vedova allegra» di mercoledì sera, il baritono Filippo Morace ha intimato al direttore d’orchestra di attaccare rapidamente il terzo atto, perché stava per cominciare la partita degli azzurri.

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