Uno striscione, una speranza. «A Torino scrivete un altro pezzo di storia, noi ci crediamo», il messaggio scritto azzurro su bianco dai tifosi che hanno salutato il Napoli in partenza per Torino dall’aeroporto di Capodichino. Centinaia di persone a testimoniare l’affetto per il Napoli alla vigilia della supersfida allo Juventus Stadium. Un affetto che i tifosi azzurri non potranno riversare allo Stadium, vista la chiusura del settore ospiti, ma che la squadra conosce bene: «Non dobbiamo pensare ai punti, alla classifica ma solo a portare in campo l’orgoglio dei nostri tifosi: avremo tutto lo stadio contro ma l’intera città di Napoli alle spalle», ha proclamato Maurizio Sarri, annunciando un Napoli per nulla spaventato, che va a Torino «contento di essere primo ma senza accontentarsi, con la follia di imporre il nostro calcio», ha detto il tecnico azzurro.
In partenza per Torino…l’entusiasmo dei tifosi azzurri!#JuveNapoli #ForzaNapoliSempre pic.twitter.com/xJgPUHUmbh
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) 12 Febbraio 2016
Sarri ha preparato la gara nei minimi dettagli, in una settimana che gli azzurri «hanno vissuto normalmente», spiega il tecnico, apparso calmo e determinato alla vigilia. In primo piano ci sono ovviamente le stelle a cominciare da Gonzalo Higuain che non ha mai segnato allo Stadium e vuole proseguire nella sua media mostruosa da scarpa d’oro. Il Napoli del miglior attacco, contro la Juve della miglior difesa, ma, al contrario, gli azzurri hanno la seconda difesa del campionato e i bianconeri il secondo attacco. Le due squadre si equivalgono e hanno fatto il vuoto in classifica: «In questi casi può decidere la giocata di un singolo, la Juve ha tanti campioni ma anche noi non stiamo messi male», spiega Sarri. L’idea tattica del tecnico azzurro è quella di tenere la difesa alta per isolare Dybala e Morata chiedendo dinamismo e precisione ai suoi esterni, contenimento e inserimento al trio di centrocampo Allan-Jorginho-Hamsik. E poi ci sono le magie del Pipita, che oggi ha definito Sarri «come mio padre – ha detto – sottolinea i miei errori per aiutarmi a crescere». Ma contro la Juve vuole brillare anche Insigne, a caccia della prima perla a Torino, e Callejon che ha il piede caldo, con 4 gol nelle ultime 5 gare. Tutta la squadra è pronta a dare, come ha detto ieri Reina «un segnale forte al campionato».
Juve-Napoli, numeri da Champions Allo Stadium di Torino sarà una notte speciale. I numeri sono quelli di una finale di Champions: tutto esaurito da giorni, oltre 200 giornalisti e fotografi accreditati, 40 televisioni da tutto il mondo (compresi Emirati Arabi, Sudamerica e Giappone), 15 radio, un impegno eccezionale di steward in servizio per il club bianconero, e di forze dell’ordine. L’unica nota stonata sarà l’assenza di sostenitori del Napoli. Il settore ospiti è stato chiuso per decisione dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive del Viminale: troppa rivalità tra le tifoserie. Quella fetta di stadio sarà occupata da ragazzi delle giovanili bianconere e da donne, giovani ed anziani dello Juventus club doc.
A Torino in vendita la “pastiera Higuain” A Torino Juve-Napoli non è solo in chiave bianconera. È il caso della pasticceria Pisapia, quartiere San Salvario. Qui, all’angolo con la torinesissima via Madama Cristina, la pasticceria Pisapia da decenni mette in vetrina, accanto a savoiardi e gianduiotti sabaudi, dolci di squisitissima ispirazione napoletani. E in questi giorni, tra sfogliatelle, babà, zeppole, è comparsa regale in vetrina la «pastiera Higuain». «Perché no?» sorride Pasquale Pisapia, 75 anni, napoletano doc trapiantato da mezzo secolo a Torino. «Sono a Torino perché a 15 anni volevo fare il meccanico, poi mi hanno insegnato a fare dolci, ed eccomi qui. Li faccio da 50 anni». Il Po scorre poco lontano dal suo negozio, eppure alla vigilia della partita la pasticceria Pisapia si sente più che mai un pezzo di Napoli. È con con questo spirito che propone la «pastiera Higuain». «L’ho fatta col cuore, speriamo porti bene. E comunque siamo già grati a Higuain di averci regalato un momento così: questa vigilia di speranza non ce la toglie nessuno». La «pastiera Higuain» è una classica pastiera napoletana circondata per l’occasione dalla squadra del Napoli in forma di pupazzetto. Intorno alla torta tanti piccoli Hamsik, Insigne e Higuain, più un minuscolo Jorginho. Sono tutti lanciati verso il centro della torta. Dove li attende un pallone di zucchero a forma di scudetto. «Questi pupazzetti li ha fatti mio figlio Moreno, che è nato qui a Torino ma ha Napoli nel cuore – dicono il signor Pasquale e la moglie Annamaria -. Siamo tutti grati a Torino perché ci ha dato il lavoro e tanto altro ancora. Ma Napoli è Napoli. E ai tanti clienti juventini che passano per farci “le condoglianze anticipate”, come dicono loro, offriamo fin d’ora una fetta di pastiera».
Per sempre il numero 1! #ForzaNapoliSempre pic.twitter.com/MxlGB7qsll — Dries Mertens (@dries_mertens14) 12 Febbraio 2016
Maradona tifa sui social per Mertens e Reina
Diego Armando Maradona irrompe sui social per spingere il Napoli a 24 ore dalla sfida contro la Juventus. L’asso argentino ha conosciuto a Dubai la famiglia del portiere azzurro Pepe Reina che lo ha ringraziato su Twitter: «Grazie Diego per le tue parole su di me ed il tuo affetto e umiltà con la mia famiglia. Sei sempre il più grande». Il portiere spagnolo ha anche pubblicato una serie di fotografie, tra cui una maglia con la firma di Maradona e la dedica: «Grazie per essere napoletano, Pepe». Sostegno anche a Mertens, a cui Maradona ha inviato una foto in cui tiene in mano una maglia del Napoli con il numero 14 e il nome Mertens. Il talentuoso belga l’ha postata su Twitter commentando: «Per sempre il numero 1».
Napoletani a Torino
Tifosi del Napoli non mancano a Torino: in città e nell’hinterland ci sono club e circoli di tifosi partenopei, altri sostenitori potrebbero arrivare comunque da fuori regione anche se non avranno chance di entrare allo Stadium. Nei giorni scorsi era stata annunciata anche una rumorosa protesta dei tifosi del Napoli fuori dallo stadio, davanti al settore ospiti. Non potrà andare allo stadio neppure un vip del Napoli, il regista napoletano Mario Martone, che nelle stesse ore dirigerà proprio a Torino “Morte di Danton”, il dramma di Buchner in scena al teatro Carignano.
Programma (XXV giornata, 14/2, ore 15): Carpi-Roma 1-3 (giocata 12/2, ore 20.45); Chievo-Sassuolo (13/2, ore 18); Empoli-Frosinone (13/2, ore 15); Fiorentina-Inter (ore 20.45); Juventus-Napoli (13/2, ore 20.45); Lazio-Verona 5-2 (giocata 11/2, ore 20.45); Milan-Genoa; Palermo-Torino; Sampdoria-Atalanta; Udinese-Bologna.
Classifica: Napoli 56 punti; Juventus 54; Roma* 47; Fiorentina 46; Inter 45; Milan 40; Lazio* 36; Empoli, Sassuolo 34; Bologna, Chievo 30; Atalanta, Torino 28; Udinese 27; Palermo 26; Genoa 25; Sampdoria 24; Carpi*, Frosinone 19; Verona* 15. (* una partita in più)
Classifica marcatori: 24 reti Higuain (2 rigori-Napoli). 13 reti: Dybala (2 rigori-Juventus). 12 reti: Bacca (Milan); Eder (3 rigori-Sampdoria/Inter). 10 reti: Kalinic (Fiorentina); Ilicic (5-Fiorentina); Insigne (1-Napoli); Icardi (Inter); Pavoletti (Genoa). 9 reti: Maccarone (Empoli). 8 reti: Pjanic (1-Roma); Paloschi (Chievo). 7 reti: Destro (2-Bologna); Candreva (3-Lazio); Dionisi (Frosinone); Salah (Roma); Soriano (Sampdoria); Thereau (Udinese). 6 reti: Felipe Anderson (Lazio); Giaccherini (Bologna); Mandzukic (Juventus); Muriel (Sampdoria); Gilardino (Palermo); Gervinho (Roma); Belotti (Torino). 5 reti: Gomez (Atalanta); Saponara (Empoli); D. Ciofani (Frosinone); Florenzi (Roma); Pogba (1-Juventus); Bonaventura (Milan); Niang (1-Milan); Hamsik (1-Napoli); Quagliarella (1-Torino); D. Zapata (Udinese).
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