Udinese-Napoli 1-2: super Insigne, gli azzurri sfatano il tabù Friuli. Sarri: «Sensazioni forti quest’anno»

Udinese-Napoli 1-2Lorenzo Insigne festeggia con Callejon e Mertens il primo gol con l'Udinese

Il Napoli sfata il tabù del Friuli. Nell’anticipo della 13ma giornata di campionato, la squadra di Maurizio Sarri si impone sull’Udinese grazie a una doppietta di Insigne, una vittoria importantissima per prendere la rincorsa verso i piani alti della classifica alla ripresa del nuovo miniciclo di campionato. Una vittoria utile a cancellare anche la sconfitta patita dall’undici di Sarri proprio a Udine, nel finale della passata stagione, costata il sogno scudetto. All’Udinese di Delneri non bastano il colpo di testa di Perica e le ottime parate di Karnezis per evitare il ko e riannodare i fili della continuità interrotta con la sosta per le Nazionali. La gara si decide tutta nel secondo tempo, dopo una prima frazione combattuta a centrocampo, con due difese attente a non concedere spazio all’avversario e chiusa a reti inviolate.

Primo tempo
Una prima frazione in cui a mettersi in luce erano stati soprattutto Zapata e Koulibaly. L’attaccante colombiano, casacca bianconera e cartellino partenopeo, è il più attivo a tentare di scardinare la difesa avversaria, per nulla disturbato dalle voci di mercato che a gennaio lo rivorrebbero all’ombra del Vesuvio contro la volontà dell’Udinese. Nella ripresa, però, Zapata accusa un visibile calo, forse perché spesso costretto a duellare con il miglior uomo del Napoli: Koulibaly. Questi per 90′ dirige la difesa con autorevolezza, precisione e sicurezza assolute, autore di una gara quasi perfetta.

Secondo tempo
Gli equilibri e i protagonisti cambiano in avvio di ripresa, con il Napoli che rientra in campo dagli spogliatoi con un piglio nuovo e punisce l’Udinese alla prima disattenzione difensiva. È Insigne a reclamare di «prepotenza» un ruolo di primo piano sulla scena del rettangolo verde. Già al 2′ quando si fa trovare smarcato al centro dell’area per raccogliere il cross dalla destra di Callejon, pronto a mettere in rete senza alcuna esitazione. E poi subito dopo quando va vicinissimo alla doppietta. Dal limite dell’area calcia un bolide che sarebbe finito dritto in rete senza l’intervento di Karnezis che riesce ad alzare la sfera quel tanto che basta per trovare l’aiuto della traversa. E ancora al 12′ quando approfitta di un nuovo svarione di Widmer su un traversone dalla destra, questa volta di Hysaj, per il raddoppio. L’Udinese però non alza bandiera bianca e dopo appena due minuti accorcia le distanze con un’incornata di testa di Perica, subentrato a Matos sei minuti prima, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Tenuta a galla anche dalle prodezze del suo portiere Karnezis, che sale in cattedra anche intorno alla mezz’ora, mettendoci i guantoni per negare un gol a Mertens, la squadra di casa cerca il gol del pari ma alla fine deve inchinarsi al maghetto Insigne.

Sarri pensa al futuro: «Sensazioni forti su squadra». «Le sensazioni forti su questa squadra e questo gruppo le ho quest’anno. Non nella passata stagione. Potenzialmente può essere tanta roba». Maurizio Sarri, commentando la vittoria in casa dell’Udinese, pronuncia parole che suonano come una profezia sulla posizione che il suo Napoli punta a raggiungere a fine campionato. Poi, prova a mitigare la portata e il peso di questa vittoria. «Sono sensazioni che ti lasciano belle speranze su questo gruppo di giocatori; che diventi competitivo non ho dubbi, tra quanto, non so. Mi resta il gusto di allenarli». Analizzando la partita, Sarri giudica il primo tempo dei suoi «di ottimo livello nell’impostazione nelle zone medio-basse di campo», ma «ci siamo persi negli ultimi 20 metri, perché gli esterni sono stati troppo lontani e l’attaccante centrale faceva troppo il centrale. Questo ci ha fatto sbattere sulla fisicità degli avversari. Ero un po’ preoccupato, perché rischiava di essere complicato sfruttare la supremazia». Il cambio si è visto nella ripresa quando le tre punte «sono state più vicine e abbiamo attaccato di più l’area. Facendo movimento è sfociato tutto in occasioni da gol». Il tecnico ha aggiunto: «Mi ha fatto piacere la prestazione, il fatto che una volta tanto il risultato risponda a quello che ha detto il campo. Ultimamente si parlava di una squadra in crisi ma, nelle ultime cinque partite, abbiamo fatto 10 punti. La squadra è sempre stata molto concentrata sul lavoro e la voglia di limare gli errori. Mi è piaciuto l’atteggiamento delle ultime due-tre settimane, la forte determinazione nel concentrarsi solo sul lavoro e sulla prestazione. Spero che lo tengano anche dopo la vittoria». E di «forte sensazione di liberazione» parla anche in merito alla doppietta di Insigne: «Era un qualcosa che cercava e gli stava pesando; si è visto dalla sua reazione dopo il gol. Il giocatore è ritrovato. Ma avevo già da qualche tempo la sensazione che si sbloccasse velocemente, perché la sua condizione fisica era nettamente migliorata negli ultimi tempi. Importantissimo è stato per lui, ma anche per noi, lì la partita si è sbloccata». In merito alla panchina di Albiol, Sarri ha chiarito: «È guarito, ma gli manca ancora qualche allenamento. Appena cresce tornerà dentro. Potrà essere mercoledì o lunedì». Sui singoli ha poi elogiato le prestazioni di Diawara, «sta facendo benissimo» e lo spezzone di El Kaddouri, visto oggi da attaccante centrale: «È talentuoso, di difficile gestione dal punto di vista tattico, può creare problemi agli avversari».

Delneri perdente ma soddisfatto: «Un errore non deve svilire». In casa Udinese Gigi Delneri accetta la sconfitta con filosofia. «L’unica cosa negativa è il primo gol preso. Il secondo è un infortunio che nel calcio può capitare», analizza il risultato. «Bisogna mettere in conto anche le qualità dell’avversario. Il Napoli tiene molto bene il campo, ha un ottimo palleggio – aggiunge il tecnico dei bianconeri -. Nel primo tempo abbiamo avuto una palla-gol. Nella ripresa ne hanno avuto una loro. Noi non abbiamo segnato, loro sì. La differenza sta lì». Per il resto, però, è sufficientemente soddisfatto della prova dei suoi ragazzi: «La squadra ha retto bene il confronto con un avversario importante, ma si può migliorare molto. Dobbiamo avere coraggio sempre e fare in modo che gli altri fatichino a fare gol».

UDINESE-NAPOLI 1–2 (0-0)
Udinese (4-3-3): Karnezis 7, Widmer 5, Danilo 6, Wague 6, Felipe 6, Fofana 6, Kums 5.5 (st 30′ Jankto sv), Badu 6, Matos 5.5 (8′ st Perica 6.5), Zapata 6.5, Thereau 6. (22 Scuffet, 25 Perisan, 3 Samir, 4 Angella, 53 Ali Adnan, 75 Heurtaux, 33 Kone, 95 Evangelista, 99 Balic, 10 De Paul). All.: Delneri 6.
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 5.5, Chiriches 5.5, Koulibaly 7.5, Ghoulam 6, Allan 6, Diawara 6, Hamsik 6 (26′ st Zielinski 6), Callejon 6.5, Mertens 6.5 (42′ st El Kaddouri sv), Insigne 7.5 (st 34′ Giaccherini sv) (1 Cabral, 22 Sepe, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 33 Albiol, 3 Strinic, 62 Tonelli, 8 Frelli, 30 Rog). All.: Sarri 6.5.
Arbitro: Banti di Livorno 6.5.
Reti: nel st 2′ e 12′ Insigne; al 14′ Perica.
Note: spettatori Angoli: 4-6. Recupero: 0′ pt e 4′ st. Ammonito Felipe per gioco falloso.

LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (XIII giornata, 20/11, ore 15): Atalanta-Roma 2-1; Bologna-Palermo 3-1; Chievo-Cagliari 1-0 (giocata 19/11, ore 15); Crotone-Torino 0-2; Empoli-Fiorentina 0-4; Juventus-Pescara 3-0 (giocata 19/11, ore 20.45); Lazio-Genoa 3-1; Milan-Inter 2-2 (giocata ore 20.45); Sampdoria-Sassuolo 3-2; Udinese-Napoli 1-2 (giocata 19/11, ore 18).
Classifica: Juventus 33 punti; Roma e Milan 26; Lazio e Atalanta 25; Napoli 24; Torino 22; Fiorentina* 20; Chievo, Inter e Sampdoria 18; Bologna, Genoa* e Cagliari 16; Udinese 15; Sassuolo 13; Empoli 10; Pescara 7; Palermo 6; Crotone 5. (* una partita da recuperare)
Prossimo turno (XIV giornata, 27/11, ore 15): Bologna-Atalanta; Cagliari-Udinese; Crotone-Sampdoria; Empoli-Milan (26/11, ore 20.45); Genoa-Juventus; Inter-Fiorentina (28/11, ore 21); Napoli-Sassuolo (28/11, ore 19); Palermo-Lazio (ore 12.30); Roma-Pescara (ore 20.45); Torino-Chievo (26/11, ore 18).
Classifica marcatori
10 reti: Icardi (1 rigore-Inter); Dzeko (Roma); Belotti (1-Torino). 9 reti: Immobile (2-Lazio). 8 reti: Salah (Roma). 7 reti: Higuain (Juventus); Callejon (Napoli); Nestorovski (Palermo). 6 reti: Bernardeschi (1-Fiorentina); Bacca (1 rigore-Milan); Muriel (1-Sampdoria); Iago Falque (1-Torino). 5 reti: Kessiè (2-Atalanta); Destro (Bologna); Borriello (Cagliari); Kalinic (1-Fiorentina); Ljajic (1-Torino); Defrel (Sassuolo); Benassi (Torino), Thereau (Udinese). 4 reti: Verdi (Bologna); Perisic (Inter); Keita (Lazio); Milik (Napoli); Perotti (4-Roma); Quagliarella (1-Sampdoria); Baselli (Torino); D. Zapata (1-Udinese). 3 reti: Caldara, A. Gomez, Kurtic e Petagna (Atalanta); Melchiorri (Cagliari); Birsa (Chievo); Falcinelli (Crotone); Pavoletti (Genoa); Dybala (1), Khedira, Mandzukic e Pjanic (Juventus); Niang e Suso (1-Milan); Hamsik e Mertens (Napoli); Perica (1-Udinese).

Articolo aggiornato alle ore 23.55 del 20 novembre 2016

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