Il Napoli risponde a Inter e Juventus, batte nettamente il Benevento nel derby campano e si riprende la vetta della classifica in comproprietà con le due avversarie del momento. La partita è a senso unico. Il primo tempo finisce 4-0 e già dopo appena due minuti gli azzurri sono in vantaggio grazie ad un gol di Allan. La gara per i padroni di casa si mette decisamente in discesa e poi ci pensa il trio delle meraviglie, Insigne-Mertens-Callejon a indirizzarla nella maniera migliore per il Napoli. I sanniti non riescono neanche a tirare una volta in porta.
La partita
Il Benevento, d’altro canto è fortemente rimaneggiato per le assenze di Costa, Ciciretti, Iemmello e D’Alessandro ai quali si uniscono Letizia, Cataldi e Memushaj che Baroni manda in panchina. Sarri, invece, schiera l’undici titolari, senza dare spazio neanche minimamente alla sua fantasia. Solo nella ripresa, con il risultato abbondantemente acquisito, l’allenatore del Napoli fa entrare Giaccherini, Ounas e Rog per Insigne, Callejon ed Allan.
Primo tempo
La differenza tecnica e tattica fra le due squadre è impressionante. La partita di svolge in una sola metà campo, quella del Benevento ed il Napoli adopera ritmi quasi da allenamento. Nonostante ciò, quasi ogni volta che la squadra di Sarri si affaccia nell’area di rigore avversaria, riesce a creare un pericolo per la porta di Belec. Guardandola dall’altro lato del campo, la debolezza della difesa di Baroni è inquietante. Maglie troppo larghe, uno contro uno sempre perdenti, chiusure centrali inesistenti, raddoppi pressoché nulli: con una difesa così chiamata a contrastare l’indemoniato
attacco degli azzurri, la partita non può che prendere una piega decisamente favorevole ai padroni di casa. Anche a centrocampo la battaglia è impari anche perché Allan è in un periodo di forma straordinario e accanto e lui, forse anche per l’estrema debolezza dell’avversario, si rivitalizzano anche Jorginho ed Hamsik che nelle ultime uscite avevano lasciato alquanto a desiderare. L’attacco del Benevento, costituito da Coda e dal debuttante svedese di origini cubane Armenteros, non riesce mai a rendersi pericolo ed a mettere in difficoltà la retroguardia azzurra, con Koulibaly ed Albiol che dettano legge e che, assieme ad Hysaj e Ghoulam tengono costantemente alta la linea di difesa, impedendo sistematicamente ai sanniti anche soltanto di avvicinarsi alla porta di Reina.
Secondo tempo
Il secondo tempo comincia com’era finito il primo. Il Napoli diverte e si diverte in campo, tiene bloccato l’avversario davanti alla propria porta e continua a macinare gioco e a creare occasioni da rete. Al 19′ è ancora il turno di Mertens ad andare in gol su rigore procurato da Giaccherini. Il belga si impossessa del pallone e respinge le richieste di Jorginho e anche quelle del pubblico che invocava il nome di Hamsik, desideroso, evidentemente di vedere lo slovacco avvicinarsi a una sola lunghezza da Maradona che con 115 gol (Hamsik è ora a 113) è il maggior realizzatore di tutti i tempi. La storia si ripete al 45′, con Sarri che si sbraccia dalla panchina per far tirare lo slovacco. Ma Mertens è inflessibile: tira, segna e si porta il pallone a casa.
Mertens torna cannibale: «Napoli può far male. I rigori? Non potevo lasciarli a Jorginho». «Sappiamo che possiamo fare male agli avversari, anche se hanno studiato il nostro gioco, con lo Shakhtar non abbiamo giocato come sappiamo». Dries Mertens si prende la scena nel dopo gara contro il Benevento, travolto 6-0 con una sua tripletta. Il “cannibale” belga del gol ha segnato una rete in acrobazia e due rigori e punta di nuovo alla classifica cannonieri, che lo scorso anno gli è sfuggita di un soffio. Lo ha dimostrato anche sui rigori, tirati mentre lo stadio invocava Hamsik, che si è defilato, e resistendo alle pressioni di Jorginho. «Io penso a giocare bene per la squadra – dice Mertens, che poi però torna cannibale – Sarri dice sempre siamo io e Jorginho che dobbiamo tirare, lui ha tirato quando c’erano la mamma e la sorella in tribuna, oggi non glieli potevo lasciare. Sarri aveva chiesto di far tirare Hamsik? Non ho sentito». La rincorsa è iniziata e Mertens oggi ha risposto alla tripletta di Dybala, che comanda con otto reti, e alla doppietta di Dzeko: il belga ora è a quota 5 dopo quattro partite. Ma Mertens guarda lontano, anche alla corsa scudetto: «Il campionato è lungo – dice – Inter e Juve stanno facendo bene, vediamo».
Sarri: «Possiamo puntare in alto, con Lazio test vero. Mertens è un grande». «Il nostro obiettivo è sempre rivolto alla prossima partita, ma ammetto che possiamo puntare in alto, è cresciuta la consapevolezza rispetto al passato». Maurizio Sarri lancia la sfida scudetto dopo quattro giornate che vedono il Napoli a punteggio pieno con Inter e Juventus e il nuovo record di vittorie consecutive in campionato, con nove successi comprese le ultime cinque gare della stagione scorsa. Ora il Napoli punta in casa della Lazio a eguagliare le cinque vittorie consecutive in avvio di stagione ottenute da Maradona e compagni nel 1987/88. Sarri si gode l’iniezione di fiducia dopo il ko contro lo Shakhtar: «Volevo un approccio diverso – dice – e i ragazzi hanno risposto bene. Ora puntiamo a giocare contro la Lazio come abbiamo fatto nel primo tempo di oggi». Il tecnico toscano si sofferma sui singoli, a partire da Mertens: «Non so se è paragonabile a grandi centravanti come Higuain e Lewandowski. Ha caratteristiche diverse, ma a livello di realizzazioni ormai lo considero uno dei più grandi al mondo. Hamsik è in ripresa ma deve fare ancora un po’ di strada. Volevo fargli battere il rigore, pensavo fosse solo a un gol dal record di Maradona ma quando mi han detto che non era così ho pensato fosse giusto far tirare Mertens, un animale assetato di gol». Dopo i successi facili di Napoli, Juventus e Roma, reduci da un turno flop in Champions, torna alla mente la polemica sulla serie A “poco allenante”: «Non lo penso. Altri Paesi danno qualche giorno di riposo in più ai loro club di Champions», taglia corto Sarri che si proietta alla sfida di mercoledì. «La Lazio ha gi… battuto Juve e Milan. Forse mercoled è la prima verifica veramente importante della stagione e mi aspetto e dobbiamo fare una prestazione di grande qualità».
Baroni: «Oggi troppo Napoli». Il tecnico del Benevento, Marco Baroni, stimola il suo gruppo e aspetta che arrivi una svolta: «Ci serve una prestazione che ci permetta di portare a casa una vittoria. Ci darebbe certezze e convinzioni», spiega dopo la giornataccia del San Paolo. «Avevamo tante assenze ma la verità è che c’era troppo Napoli. Abbiamo preso il primo gol troppo presto, e dobbiamo imparare che in alcune gare devi restare attaccato alla partita, ci servirà da esperienza. Ho detto ai ragazzi che dobbiamo imparare anche a difendere la prestazione, non tanto il risultato». E a proposito di infortuni, Baroni incassa ance il ko di Antei: «Ha una lesione al flessore – conferma – vediamo l’entità ma per le prossime due gare sicuramente lo abbiamo perso». Ora per il Benevento c’è il match con la Roma: “Sento la fiducia della società, ora ritroviamo energie per ripartire contro i giallorossi», conclude l’ex calciatore azzurro che segnò il gol scudetto nel 1990.
NAPOLI-BENEVENTO 6-0 (4-0)
Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 6.5, Ghoulam 6.5, Allan 7 (28′ st Rog sv), Jorginho 6, Hamsik 6.5, Callejon 6.5 (21′ st Ounas 6), Mertens 7, Insigne 7 (12′ st Giaccherini 6). (22 Sepe, 1 Rafael, 11 Maggio, 21 Chiriches, 19 Maksimovic, 6 Mario Rui, 42 Diawara, 20 Zielinski, 99 Milik). All.: Sarri 6.5.
Benevento (4-4-2): Belec 5.5, Venuti 5, Antei sv (32′ st Letizia 5.5), Lucioni 5, Di Chiara 5, Lombardi 5.5 (31′ st Parigini sv), Viola 5.5, Chisbah 5.5, Lazaar 5.5, Coda 5, Armenteros 5 (9′ st Cataldi 5.5). (22 Brignoli, 4 Del Pinto, 18 Gyamfi, 20 Memushaj, 24 Kanoute, 32 Puscas, 95 Gravillon, 99 Brignola). All.: Baroni 5.
Arbitro: Irrati di Pistoia 6.5.
Reti: nel pt 2′ Allan, 14′ Insigne, 26′ Mertens, 31′ Callejon; nel st 19′ e 45′ Mertens (rig).
Note: Spettatori: 45 mila. Angoli: 8-1 per il Napoli. Recupero: 2′ pt e 1′ st. Ammoniti: Letizia per gioco scorretto. Var: 0.
LA SITUAZIONE/SERIE A
Risultati (IV giornata, 17/9, ore 15): Chievo-Atalanta 1-1 (giocata ore 18); Crotone-Inter 0-2 (giocata 16/9, ore 15); Fiorentina-Bologna 2-1 (giocata 16/9, ore 18); Genoa-Lazio 2-3 (giocata ore 20.45); Milan-Udinese 2-1; Napoli-Benevento 6-0; Roma-Verona 3-0 (giocata 16/9, ore 20.45); Sassuolo-Juventus 1-3 (giocata ore 12.30); Spal-Cagliari 0-2; Torino-Sampdoria 2-2.
Classifica: Inter, Juventus, Napoli 12 punti; Lazio 10; Milan 9; Torino 8; Sampdoria* 7; Roma*, Fiorentina, Cagliari 6; Atalanta, Chievo Verona, Bologna, Spal 4; Udinese 3; Crotone, Sassuolo, Verona e Genoa 1 punto; Benevento 0. (* una partita da recuperare)
Prossimo turno (V giornata, 20/9, ore 20.45): Atalanta-Crotone; Benevento-Roma (ore 18); Bologna-Inter (19/9, ore 20.45); Cagliari-Sassuolo; Genoa-Chievo; Juventus-Fiorentina; Lazio-Napoli; Milan-Spal; Udinese-Torino; Verona-Sampdoria.
Classifica marcatori
8 reti: Dybala (1 rigore-Juventus). 6 reti: Immobile (1-Lazio). 5 reti: Icardi (2-Inter); Mertens (2-Napoli). 4 reti: Quagliarella (1-Sampdoria). 3 reti: Perisic (Inter); Dzeko (Roma); Thereau (2-Udinese/Fiorentina). 2 reti: Joao Pedro (Cagliari); Pellegri (Genoa); Higuain (Juventus); Kalinic, Cutrone e Suso (Milan); Callejon e Zielinski (Napoli); Belotti e Ljajic (Torino).
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