Il 18 aprile diventa il giorno che segna l’inizio dell’avventura. Con sullo sfondo il meraviglioso lungomare di Napoli, le sale dell’Hotel Royal Continental fanno da palcoscenico alla presentazione alla stampa sportiva delle Universiadi, che quest’anno dal 3 al 14 luglio saranno ospitate dall’Italia e in particolare dalla Campania. L’Olimpiade Universitaria è una manifestazione sportiva multidisciplinare, rivolta ad atleti, appunto universitari, provenienti da ogni parte del mondo. Sono stati annunciati 18 sport e oltre 8.000 partecipanti.
D’altro canto fu proprio un dirigente sportivo italiano, Primo Nebiolo, a ideare l’Universiade, nella sua forma moderna e attuale, organizzando la prima edizione a Torino nel 1959. L’evento, dunque, ritorna nel suo paese d’origine, ma stavolta gli scenari principali saranno quelli del Sud: Avellino, Benevento, Caserta, Salerno, Napoli e molti centri delle cinque province della Campania. Simbolo della manifestazione lo Stadio San Paolo.
Inizialmente le tre città candidate erano Baku, Brasilia e Budapest, ma dopo essersi ritirate, principalmente a causa di problemi finanziari, nel gennaio 2016 Napoli è stata l’unica a offrirsi per ospitare la XXX edizione delle Universiadi.
In realtà la decisione non è stata facile e le polemiche non sono state poche. Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca infatti aveva espresso numerose preoccupazioni, scatenando un vero e proprio duello politico con il sindaco Luigi de Magistris.
Tuttavia, la voglia di aprire le porte a un evento di carattere interculturale e il bisogno di mostrare una Napoli folkloristica, ma allo stesso tempo moderna, e solidale hanno avuto la meglio.
All’incontro, moderato dal vice presidente dell’Unione Stampa Sportiva, Gianfranco Coppola, sono intervenuti, oltre allo stesso De Luca, anche il Commissario Straordinario Gianluca Basile, il Direttore della FISU Marc Vandenplas e in rappresentanza del Comune di Napoli, l’assessore Ciro Borriello.
Il pubblico dell’Auditorium era costituito da giornalisti e atleti, ma soprattutto da tanti giovani, curiosi di assistere al futuro progetto.
Si è avviato, inoltre, un programma di riqualificazione degli ambienti che verranno utilizzati. Attualmente sono 60 i cantieri operativi, tra cui anche quello della Mostra d’Oltremare, la cui area intrattenimento si trovava in una condizione di decadimento.
Al termine della conferenza sono stati presentati la mascotte, una sorridente sirena partenopea dai capelli colorati, e la torcia, realizzate con la collaborazione degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli.
La manifestazione, dunque, darà la possibilità di mostrare al pubblico di tutto il mondo una Napoli in tutta la sua bellezza, storica, artistica e sociale; inoltre, permetterà un notevole incremento turistico; ma soprattutto Napoli avrà l’occasione di rappresentare un polo di scambio culturale, di collaborazione e di affetto.
Quello che i napoletani vedono e vivono quotidianamente potrà quindi essere notato a livello nazionale e mondiale.
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