INVIATO AD AL-KHOR (Qatar). Viva la Francia. I Bleus battono il sorprendente Marocco e vanno in finale, accomodandosi accanto all’Argentina di Messi. In tribuna ad applaudire anche il presidente Macron. C’è tanto Kylian Mbappé in questo successo, anche se l’attaccante del Paris SG resta all’asciutto. Ora all’asso francese serve ancora una vittoria per entrare nella leggenda del calcio, diventando due volte campione del mondo prima del suo 24mo compleanno, proprio come Pelé nel 1962 in Cile. Ma c’è anche tanto Marocco in una semifinale giocata alla pari (e a tratti meglio) contro i campioni in carica.
La marea rossa canta a squarciagola l’inno del Marocco, dal campo gli acuti più alti sono quelli intonati da Regragui. Tra i giocatori c’è chi piange, così come in tanti sugli spalti. Qualche fischio invece fa da fastidioso sottofondo alla marsigliese.
Passa subito la Francia: Varane trova un corridoio libero per Griezmann (migliore del match) che cavalca senza oppositori fino al limite e poi rimette al centro per Mbappé. Il dieci francese si gira ma è murato da tre avversari, il rimpallo che ne scaturisce mette in azione il milanista Theo Hernandez che tutto solo infila in diagonale Bounou. Cinque minuti e la partita è già cambiata. Non ci stanno i Leoni, Ounahi suona la riscossa e da una ventina di metri mette davvero in difficoltà Lloris che riesce a evitare con stile il patatrac (10’). Un altro che non ci sta è Boufal che spacca in due la difesa francese e dal centro serve Ziyech che da buona posizione mette fuori. Un minuto ed è Giroud a trovarsi in accelerazione solitaria sulla sinistra, la sua sberla prende in pieno il palo con Bounou fuori causa (18’). Dopo una ventina di minuti è costretto ad arrendersi capitan Saiss, recuperato in extremis ma ancora sofferente. Al suo posto un mediano come Amallah, Ziyech invece mette la fascia al braccio. I francesi non fanno molto, salvo prendersi bordate di fischi quando manovrano. Incessante l’urlo della marea rossa, accompagnato dai tamburi tipici del Maghreb. Doppia chance al 35’ per la Francia: Tchouaméni infila una palla filtrante per Mbappé che riesce a girarsi ma El Yamiq salva a un passo dalla linea. C’è Giroud in agguato ma la sua girata è fuori misura con la porta praticamente vuota. Al 45’ corner per i Leoni che batte Ziyech, sul cross El Yamiq si esibisce in una bicicletta da manuale prendendo in pieno il palo a Lloris battuto. Sarebbe stato il più bel gol del Mondiale.
Alla ripresa i Bleus provano a mordere subito e Mbappé dialoga prima con Theo Hernadez e subito dopo con Griezmann senza però cavare un ragno dal buco. Il Marocco meriterebbe di segnare, Konate nega il gol a El Yamiq salvando a un metro dalla linea (54’). La spinta dei rossoverdi è incessante, la Francia resta schiacciata nella sua metà campo senza riuscire a interrompere il fraseggio del Marocco. Spreca il Marocco e la Francia cinicamente infierisce: slalom di Mbappé tra quattro avversari e assist d’autore per Randal Kolo Muani, entrato da meno di un minuto al posto di Dembele, che insacca facile facile (79’). Dalla tribuna d’onore si sbraccia e applaude anche il presidente Macron. C’è giusto il tempo per l’ennesimo salvataggio di Kounde che toglie ai Leoni dell’Atlante la soddisfazione del gol.
Il Marocco esce a testa alta e comunque ha scritto la storia: prima squadra africana e araba a entrare nelle fantastiche quattro in un Mondiale. Adesso può puntare al terzo posto, giusto per completare l’opera. Alla Francia di Deschamps (alla sua terza finale mondiale, una da capitano e due da tecnico) l’onore di difendere il titolo contro l’Argentina di Messi. Sarà la domenica dei numeri dieci.
FRANCIA-MAROCCO 2-0 (1-0)
FRANCIA (4-2-3-1, poi 4-1-2-3): Lloris; Theo Hernandez, Konate, Varane, Kounde; Fofana, Tchouameni; Mbappé, Griezmann, Dembele (79’ Kolo Muani); Giroud (65’ Thuram). CT: Deschamps
MAROCCO (5-4-1, poi 4-1-2-3): Bounou; Hakimi, El Yamiq, Dari, Saiss (21’ Amallah; 78’ Ezzalzouli), Mazraoui (1’ st Attiat-Allah); Ziyech, Ounahi, Amrabat, Boufal (66’ Aboukhlal); El-Nesyri (66’ Hamdallah). CT: Regragui
ARBITRO: Ramos (Messico)
RETI: 5’ pt Theo Hernandez; 34’ st Kolo Muani
NOTE: ammonito Boufal. Recupero: 4’ pt, 6’ st
Articolo pubblicato sul sito de La Stampa mercoledì 14 dicembre 2022 (consultabile a questo link)
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